Emilio Riitano, dopo una breve parentesi da operaio, comincia a respirare l’aria comunicativa del mondo televisivo con la sua attività di tecnico per una rete privata e oggi, pensionato e libero da impegni professionali, asseconda lo spirito creativo dedicandosi alla scrittura e alla raccolta dei suoi componimenti poetici.
In questa sua collezione di versi, molti dei quali liberi, le tematiche sono quelle legate al mondo dei sentimenti; senza mai scivolare in un tono dal sapore eccessivamente sentimentale, e con un registro linguistico medio adeguato al testo, spazia nel mondo delle emozioni.
Ad aprire la raccolta, forse nel desiderio di offrire un omaggio alla preziosità delle origini, Emilio colloca un canto d’amore per la figura materna, celebrata, ricordata e rivissuta nel ricordo, in una preghiera che chiede vicinanza che colmi l’assenza di lei.
In una prosecuzione di purezza emotiva l’autore esalta il sentimento di gioia legato all’attesa ed alla nascita della sua prima nipote: un legame d’affetto promesso e mantenuto, anzi accresciuto nel quotidiano scambio d’affettuose attenzioni.
Il tono si fa più intenso e decisamente carico di sensualità in quei componimenti in cui l’amore si copre di erotismo e gli amanti sono perfetti nella loro espressione primitiva.
«Il tuo caldo corpo,/ sveglia il mio orgoglio./ Le mie mani, le mie labbra…»
Non mancano i riferimenti all’intimo affiatamento che unisce il vincolo di amicizia sincera e leale e al senso di smarrimento che addolora chi sopravvive alla mancanza di colui che la vita ci ha reso fratello. L’uso delle similitudini, spesso riferite al mondo naturale, consentono all’autore un incontro tra piani altrimenti distinti: quello interiore e quello esteriore.
«Ti crolla tutto,/ come se un fiume in piena,/ ti trascina via.»
Con la varietà dei temi e con una forma che esula da ogni artificio, Emilio Riitano fa dono ai lettori del suo viaggio fortemente introspettivo.