La narrazione storica passa attraverso tutta una serie di eventi e personaggi del Nord Africa. A partire da Massinissa, primo re della Numidia, al suo successore Giugurta, che accrebbe i confini dello stato. Poi la politica di conquista di Cesare e di Augusto, ed infine le vicende belliche dello stato africano. Si cercherà di analizzare anche i motivi geo-politici e sociali per i quali ogni rivoluzione del popolo arabo della Tunisia è finita in tragedia: «Più precisamente, questo libro è la ricerca sugli avvenimenti del passato e il tentativo di una narrazione di fatti interpretati alla luce di una visione etica e in buona fede». Quest’opera risulta essere una precisa e particolareggiata ricerca storica che punta a dire qualcosa di nuovo, fosse anche solo nell’interpretazione delle fonti, del Nord Africa da duemila anni a questa parte.
Touhami Garnaoui si definisce “cittadino del Mediterraneo”. Nasce nel 1938 in Tunisia, si forma in Francia studiando matematica, aereodinamica, economia ma anche filosofia e scienze politiche. Insegnante, esperto di pianificazione del territorio, primo sindaco di origini maghrebine in Italia, vive attualmente a Tarano (Ri). Questo sua triplice anima lo spinge a scrivere “Le radici del gelsomino” per tutti i suoi “concittadini del Mediterraneo”, con la speranza che riescano a leggere la storia oltre gli stereotipi comuni, che riescano a non fermarsi alla realtà così come appare, ma ad andare oltre, data la consapevolezza che tutti i popoli del Mediterraneo sono storicamente legati fra di loro. “Le radici del gelsomino” ci ricorda quindi che la loro storia è un po’ la nostra e viceversa, oltre ad essere un valido supporto conoscitivo per chiunque voglia conoscere meglio il racconto, ancora attuale e che in pratica stiamo vivendo, dei nostri fratelli mediterranei.