Roberto è un uomo ben oltre i 50 anni, laico, democratico, di buone maniere, con un educazione cattolica ma agnostico razionalista, con la ferrea volontà di superarsi, di migliorarsi continuamente. Roberto ha vissuto una vita piena, densa di emozioni, eventi, dolori eppure mancante di qualcosa, comprensibile solo oltre la ragione e l'esperienza. Anna ha vissuto invece una vita quasi all'opposto. Fatta di privazioni e mancanze affettive, di sacrifici per la propria famiglia è “passata dai banchi della scuola elementare e quelli delle monache alle braccia del marito, passando velocemente per gli anni dell’università”. Di famiglia povera, è affidata alle suore di un convento-convitto a Bari per permetterle di studiare, passa l'adolescenza così, tornando a casa solo per le feste comandate. Alunna e novizia quasi perfetta ma senza alcuna vocazione, questione fra l'altro che non costituiva segreto per nessuno. Sposa l'erede di un'agiata famiglia e assume un ruolo importante nell'azienda di famiglia e lo fa per la propria famiglia, per consentire loro una vita migliore. Anna è democratica, di sinistra, credente, romantica, lettrice appassionata. Fra i due il mare. Questo è ciò che avevano in comune. Un mare che è sollievo per l'anima, sfogo per la tristezza.
Il libro si delinea come una splendida dimostrazione letteraria grazie all'efficace penna dell'autore, forte di una solida cultura umanistica. I personaggi sono poetici, reali, carne in carta e inchiostro. L'autore non cade nella tentazione di descriverli secondo stereotipi. Li crea e li sviluppa approfonditamente, ponendo l'accento sul realismo e la verosimiglianza. L'intero testo si fonda su di una metafora: quella della balena. Il gigantesco essere marino che vive in apnea ma che non può far a meno, di tanto in tanto, di riemergere in superficie, è metafora del bisogno di ognuno di superare il mare magum che la “solita vita” può diventare, fra l'assillo dei vincoli e i tabù che essa produce. Fra le righe la vita e le passioni di Donato Calamita. Canzoni, poesie, suggestioni, l'autore ci dice che sono presenti semplicemente perché: “Fanno parte di noi, per questo ci sono.”