“Il demone di Alessandro” è la prima opera di Michele Lancellotti. Classe ’85, una laurea con lode in Lettere Moderne all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, tante passioni; per i manga, per gli anime, per la lettura, per la filosofia. Scrive “Il demone di Alessandro” (248 pagine, BookSprint Edizioni, versione ebook disponibile) mettendoci dentro una parte consistente di se stesso, delle sue esperienze nel mondo universitario, delle sue passioni.
Il personaggio principale è Alessandro, studente di filosofia, che un po’ disprezza e un po’ sopporta il mondo in cui si trova a vivere. Come l’autore, ama leggere e sogna di diventare uno scrittore. Michele Lancellotti sceglie il nome “Alessandro” come omaggio ad Alessandro Magno, allievo di Aristotele che, con Platone e Socrate, ha gettato le basi del moderno pensiero occidentale. È proprio d’accezione socratica il “demone” da cui il titolo. Un dáimon che il protagonista Alessandro ascolta per intraprende la ricerca di una fugace ragazza conosciuta su di un treno.
È interessante notare come il binomio filosofia/vita si esplichi in questo romanzo in maniera efficace quanto vivace. Con sapiente equilibrio il giovane scrittore alterna parti leggere e parti più dense, a tratti quasi saggistiche, sui molteplici discorsi di filosofia innestati sulla trama narrativa. Fare proprie tali conoscenze, tali concetti, non è difficile. Si rischia di perdersi qualcosa solo perché, iniziato questo libro, si ha davvero voglia di scoprire il finale, per nulla scontato, che è anche l’esempio perfetto dell’organicità dell’opera.
“Il demone di Alessandro” può contare su una trama vivace e mai banale, un’ottima caratterizzazione dei personaggi e sulla sincera curiosità che suscita in chi legge. È un’opera originale che però non dimentica la lezione della grande scrittura creativa, che l’autore traduce dall’enorme e plurimo pozzo di passioni che quotidianamente vive.