La Booksprint Edizioni, la quale ha realizzato sia la versione cartacea sia e-book, consente al lettore che si avventura nella lettura di questo testo di immergersi nella complessità, non priva di attrazione, tecnico-scientifica dell’astronautica e dell’astronomia, rispettivamente trattate nella prima e seconda parte del libro.
L’abitudine dell’autore alla comunicazione scritta fa sì che il testo risulti non troppo faticoso anche per il pubblico non troppo avvezzo a questo genere di narrazione. Anzi, con ogni probabilità l’aggiunta di un glossario e la minuzia descrittiva sono indice di particolare attenzione verso coloro che hanno desiderio di spaziare (è il caso di dirlo) tra satelliti, missioni, pianeti, corpi celesti.
E che il cielo e le stelle siano da sempre oggetto di curiosità, ce lo confermano le parole dell’autore: «la fantasia dell’uomo riunì le stelle ordinandole in costellazioni... in seguito... divennero mappe per i naviganti ed ispirazione per i poeti»; la suggestione accresce nelle pagine in cui sono descritte, anche da un punto di vista mitologico, le costellazioni.
Marco Palumbo, come in una equivalenza, racconta del passato, descrive il presente e proietta nel futuro; spazio – tempo – energia – materia, eccoli gli elementi che formano l’universo che, come ammette lo stesso autore nelle pagine finali del romanzo «non è soltanto scienza, è anche arte: i suoi colori e le sue forme sembrano essere state create da un artista.»