Nell’opera l’autrice fa un excursus per comprendere come gli italiani hanno vissuto la guerra. C’è un’analisi delle riviste in voga all’epoca che contribuivano ad accrescere la voglia di guerra negli animi del popolo, anche in quelli di chi si dichiaravano contro il conflitto; il dettagliato racconto della costruzione dell’Altare della Patria, con i suoi numerosi bozzetti più volte cambiati in corso d’opera. C’è poi anche una parte dedicata ai canti di guerra e un’analisi della figura di D’Annunzio, in prima linea tra gli intellettuali. Infine l’autrice ci propone un toccante racconto che narra le vicende di un giovane soldato dapprima contro la guerra ma che giorno per giorno, combatterà per vendicare gli amici caduti e la sua amata Patria.
Anna Maria Vantini, ha solo 24 anni ed è una grande appassionata di storia, spinta dal desiderio di approfondire alcune tematiche raccontate nei manuali ha dato vita al libro “Né oppressi né stranieri” un saggio storico molto valido e interessante che entra a pieno nell’atmosfera del tempo. È un invito ai lettori a guardare un occhio critico il passato per avere poi più consapevolezza del futuro e un buon libro da leggere per tutti gli amanti della storia d’Italia.