Attraverso un registro linguistico fruibile alla gran parte dei lettori, anche quelli meno formati in ambito filosofico, Matteo Candido espone e ripropone l’attività filosofica di Augusto Del Noce. In questa lettura che diventa un viaggio di conoscenza, il lettore si troverà a percorrere tutte le tappe del pensiero filosofico dell’intellettuale pistoiese. Punto di partenza delle sue “confutazioni” del saggio in questione è il razionalismo religioso cartesiano, principio da cui partì la ricerca filosofica di Del Noce, per passare poi all’analisi del pensiero moderno e della filosofia marxista fino alle conclusioni dell’autore che racchiudono sue considerazioni riguardanti il comunismo, inteso come un fenomeno di secolarizzazione della modernità.
Non nuovo a pubblicazioni di questo calibro (si ricordi il precedente “Augusto Del Noce – Spina nella cultura” edito dalla medesima casa editrice, in cui Matteo Candido argomenta in forma sintetica l’intero sistema apparato filosofico di Del Noce) stavolta l’autore fornisce ai lettori appassionati della materia un’opera completa. Corredato di una buona dissertazione critica, il testo si avvale di riferimenti bibliografici di qualità, così da aggiungere lustro al saggio. Un i due paragrafi rivolti rispettivamente agli intellettuali e ai cristiani si conclude l’opera di Matteo Candido il quale invita i suoi lettori – e soprattutto quelli meno segnati dalla maturità dell’età – ad individuare la supremazia del pensiero sull’azione, anche quando questo possa apparire paradossale.
Oltre ai saggi di tema filosofico, Matteo Candido dedica le sue attenzioni ai personaggi singolari e influenti nella cultura del piccolo abitato di Zoppola. Da questo interesse sono nate precedenti pubblicazioni che hanno per protagonista.