Questi sono i dubbi, anzi il dubbio che lacera Giuda Iscariota. Ed è proprio sulla figura e sulle lacerazioni interiori di Giuda che è incernierata la storia raccontata da Luciano Bonacorsi nel suo “Il dubbio – il dilemma di Giuda”, uscito per i tipi della BookSprint Edizioni.
Si tratta di un libro avvincente, perché pagina dopo pagina esplora il tormento interiore dell’uomo passato alla storia come il traditore per eccellenza, colui il quale col suo tradimento per trenta denari ha favorito l’uccisione del messia. Pagina dopo pagina scopriamo l’uomo, l’apostolo «pieno di turbe e incertezze», poi vinto dal rimorso al punto da cercare la morte.
Nella bella storia romanzata scritta da Bonacorsi, la vicenda di Giuda viene vista da diverse angolazioni e viene tratteggiata da altre figure di spicco della vicenda di Gesù, come Ponzio Pilato, Caifa e Giuseppe d’Arimatea. Ognuno ne delinea un aspetto, ne mette in risalto le debolezze maturate nei suoi timori e, appunto, nei suoi dubbi. E a questa figura così carica di ombre e di profondi disagi esistenziali fa da contraltare, in chiusura, la determinazione di Saulo di Tarso, un uomo «forte nel suo cuore e forte delle sue certezze», un uomo che segnerà un’altra indelebile fase della storia dell’umanità.
56 anni, sposato, manager delle relazioni umane in una grossa società milanese di rilevanza internazionale, Luciano Bonacorsi è laureato in legge ed è grande appassionato di storia e filosofia antica, materie che ha avuto modo di approfondire anche attraverso i suoi esami universitari. Con “Il dubbio” contribuisce in maniera autorevole ad arricchire le prospettive di dibattito su una vicenda che ancora oggi è foriera di interrogativi e riflessioni.