Le sue origini sono naturalmente intrecciate a quelle della mitologia classica, greca e romana, all’epopea di Gilgamesh, a Beowulf e ai miti celtici, senza dimenticare il ciclo bretone o arturiano. A quest’ultimo si sono ispirati gli autori italiani del Cinquecento come Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e Matteo Maria Boiardo che hanno miscelato letteratura fantastica e poema cavalleresco.
Il romanzo Fantasy, negli anni, si è avvicinato sempre di più al mondo dell’infanzia producendo veri e propri capolavori che sono rimasti tali nel tempo, come Il meraviglioso mago di Oz, Peter Pan, Le Avventure di Pinocchio e Alice nel Paese delle Meraviglie. La vera rivoluzione nel campo della letteratura fantastica arriva, però, nella seconda metà del Novecento, quando un professore di Oxford, J.R.R.Tolkien passa dall’invenzione delle lingue di popoli fantastici allo scrivere un libro, anzi due, che avvicinano all’universo del fantasy anche e soprattutto gli adulti. “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli” raccontano di un vero e proprio mondo parallelo con personaggi, luoghi e linguaggi curati nei minimi dettagli e un’avventura mozzafiato che ci porta tra paesaggi incantevoli e creature mostruose, il tutto condito dalla magia.
Sulla scia del successo letterario e cinematografico di questa saga, le case editrici di tutto il mondo si lanciano alla ricerca di talenti emergenti in grado di dare nuova linfa alla letteratura fantastica e scoprono J.K.Rowling che crea un fenomeno mondiale attraverso i racconti delle avventure di Harry Potter, un giovane maghetto inglese predestinato a sconfiggere il Signore del Male. Di lui, dei suoi amici, degli incantesimi descritti nei libri della Rowling e della scuola di magia di Hogwarts che frequenta si è tanto parlato, una generazione di lettori adolescenti è stata letteralmente catturata da questo mondo parallelo, commercializzato con gadgets e prodotti vari, arrivando addirittura a creare un marchio.
Così, tra gli ultimi libri usciti è sempre più frequente vedere il genere fantasy prendere il sopravvento. La letteratura fantastica, infatti, spinge i tasti più colorati della nostra mente, ci solleva da questa realtà a volte pesante e ci alleggerisce donandoci spensieratezza e sogno. Il fascino della magia, le avventure più rocambolesche e inenarrabili, tengono sempre viva la fantasia, ci rendono liberi di immaginare, di volare col pensiero in un posto forse migliore, ad inseguire un Bianconiglio sempre in ritardo o a passeggiare con un Uomo di Latta e uno Spaventapasseri, ci indicano la strada per L’Isola che non c’è: “Seconda stella a destra,questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino”.