Tra coloro che fuggono le pagine, quasi il 50% passa ad altro perché trova il libro lento e noioso; l’8,8% lascia perché lo trova troppo stupido; mentre al 4,9% non va giù il personaggio principale (sfido chiunque a stare insieme alla persona più antipatica che conosce per giorni e giorni). Editori e aspiranti scrittori farebbero bene a tener presenti questi dati.
Ma cosa spinge il lettore a girare le pagine? Il blasone della casa editrice? Il prestigio dell’autore? Nient’affatto. Certo, Il 3,2% giudica il libro dal finale, e il 25,2% vuole sapere come va a finire; ma ciò che sorprende è che un abbondante 36,6% di lettori masochisti si impone come regola e comandamento di giungere all’ultima pagina. Senso di colpa? Compulsione a finire?
Ma non tutti hanno rimorsi, e non tutti si sentono costretti ad arrivare alla fine. C’è chi, a cuor leggero, chiude la copertina e tanti saluti. E non crediate che i best seller siano immuni dall’abbandono. Tra i libri più abbandonati spiccano le tanto celebri sfumature, che dalle fiamme della passione finiscono in quelle del focolare; un po’ per snobismo, un po’ per imbarazzo, un po’ perché – senza tanti complimenti – non piacciono e basta.
E neppure i classici si salvano. La Balena bianca di Melville se ne torna nell’oceano, e via anche Tolkien, con Gollum e il suo tanto prezioso tesoro – non è facile come vedere il film, vero?
A fornire questi curiosi dati è Goodreads, social network per bibliofili. E assieme alle statistiche, ecco un’utile regola per capire quando è giunto il momento di separarsi da un volume di cui non se ne può più. Prendi il numero 100 e sottrai la tua età: ecco quello è il numero magico; se il libro non è ancora decollato, fallo volare tu.