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BookSprint Edizioni Blog

18 Apr
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Penna o tastiera? A voi la scelta.

Penna o tastiera? A voi la scelta. © Alexey Polikarpov

Unghie segnate d’inchiostro, calamaio, penna d’oca, occhi sul sole al tramonto. Questa immagine romantica dello scrittore, immerso nella magia della creazione, sembra essere irrimediabilmente perduta nel passato. Oggi gli autori fanno ampio uso delle nuove tecnologie, e, quanto alle ricerche, internet fa risparmiare parecchio tempo – e magari anche i soldi del biglietto aereo.
L’uomo primordiale ha segnato la sabbia col dito, ha graffiato la roccia per raccontarci la sua vita, molto tempo dopo ha scoperto l’inchiostro, poi ha iniziato la sua folle corsa verso la modernità. Di quel gesto antico è rimasto davvero poco.

Eppure ci sono autori che confessano di non riuscire ad abbandonare la penna. Hanno bisogno di sentirla pulsare nel pugno, di scavare nel foglio le proprie emozioni. E non si tratta solo di orgoglio antimoderno. Questi uomini di lettere ricercano il contatto fisico con la scrittura, vogliono l’unione carnale con la pagina. La tastiera implica distanza, e resta relegata a un secondo momento, quando è arrivata l’ora di inviare il manoscritto all’editore. Soprattutto chi aspira a pubblicare poesie vuole che il verso si disegni libero sul foglio, tra le righe profumate d’inchiostro.
Certo, nessuno può negare gli aspetti positivi introdotti dalla scrittura digitale. I vantaggi sono incalcolabili, sia in termini di tempo che di comfort di scrittura. Computer e stampante funzionano come un’officina tipografica in miniatura. Ogni scrittore emergente sogna che l’ultima parola del suo dattiloscritto segni l’inizio di una nuova fortuna editoriale, e, senza quasi accorgersene, comincia a pensare a come pubblicare il suo libro.
Ma in questo processo di smaterializzazione della scrittura c’è qualcosa che va perduto. Non si tratta solo del rapporto fisico con la pagina; c’è qualcosa di più. Un autore abituato alla penna annota, cancella e corregge direttamente sul proprio  manoscritto. Il processo creativo e il lavoro di rifinitura sono contemporaneamente presenti, analizzabili chiaramente. Tutto questo si perde invece sullo schermo – non conosco nessuno che scriva sempre in modalità revisione.
Il monitor ha vinto, questo è innegabile e inevitabile. Ma bisogna essere consapevoli che la scrittura digitale ci pone davanti al fatto compiuto, senza darci alcuna possibilità di capire perché lo scrittore abbia usato, tra centinaia di altre, proprio quella parola luminosa.

 

 

Giovedì, 18 Aprile 2013 | di @BookSprint Edizioni

36 COMMENTI

  • Link al commento Patrizia Pisano inviato da Patrizia Pisano

    Il mio lavoro mi porta inevitabilmente a preferire la tastiera alla carta. Tuttavia, mi circondo di blocchi, blocchetti e quaderni di carta, su cui posso sempre contare. Per gli appunti uso carta e penna che mi porto sempre dietro. Ancora non riesco a cedere alla comodità del mio tablet. Molti dei miei post, infatti, nascono da parole e frasi scritte con penna su carta bianca :)

    Lunedì, 06 Maggio 2013 15:49
  • Link al commento Fabio inviato da Fabio

    È innegabile la comodità della tastiera, ma non rinuncio a scrivere con la penna perché è solo con lei che sul foglio riesco a trasmettere le mie emozioni, anche semplicemente con la scrittura..

    Domenica, 05 Maggio 2013 14:48
  • Link al commento Michela inviato da Michela

    La tecnologia avanza, ma io non metterò mai da parte la mia amatissima penna ! Ne ho tante, di ogni tipo, comprate in questa o quella città . Amo tanto scrivere, la scelgo in base al mio stato d'animo. Ho scritto tante poesie, alcune storie per ragazzi , e da qualche tempo sto lavorando alla stesura di un libro. Uso il pc solo dopo correzioni e riletture, insomma solo quando sono pienamente soddisfatta di che ho scritto. :)

    Domenica, 05 Maggio 2013 09:21
  • Link al commento Miriam inviato da Miriam

    Scrivo da quando avevo tre anni sia sul computer che sui fogli di carta.
    Certo, col computer faccio molto più veloce, ma niente può sostituire il blocco per gli appunti in un pomeriggio al parco :)
    piccola partentesi: odio le cose touch, perchè così ti toglie proprio la voglia di scrivere.

    Sabato, 04 Maggio 2013 21:10
  • Link al commento Adele inviato da Adele

    Purtroppo ricorro al computer molto spesso, perfino se devo prendere appunti veloci a mano mi trovo "impedita" e scrivo malissimo, con una grafia a volte incomprensibile per me stessa. Scrivo a mano solo rari biglietti augurali per persone a cui tengo particolarmente.

    Sabato, 04 Maggio 2013 20:24
  • Link al commento Stefania De Mitri inviato da Stefania De Mitri

    Io scrivo in modalità alternata, a mano se sono in giro e voglio annotare pensieri o ho un'ispirazione improvvisa. (ho sempre un quaderno in borsa), se sono a casa, con calma, mi siedo davanti al PC e scrivo o riscrivo le storie. Il PC consente maggiore velocità ma, giustamente, si perdono i passaggi precedenti, non solo, si perdono anche le rivelazioni del tratto calligrafico. La calligrafia cambia a seconda dell'emozione, dello stato d'animo, rappresenta una chiave di lettura ulteriore dell'autore.
    A volte scelgo di scrivere a mano anche a casa, dipende dallo stato d'animo.
    La mia posizione é discontinua, preferisco di gran lunga scrivere a mano però scrivere al computer amplia le mie possibilità dimezzando i tempi.
    Un bel dilemma.

    Sabato, 04 Maggio 2013 12:32
  • Link al commento Salvatore Indelicato inviato da Salvatore Indelicato

    Ho già avuto la fortuna e il privilegio di pubblicare due romanzi. Scrivo tanto, poesie, commedie, racconti. Ma per i miei lavori utilizzo ancora e sempre la cara, vecchia, penna stilografica. Non certo per una forma di "antimodernismo", bensì perché scrivere con la penna (meglio se stilografica) mi rilassa, mi aiuta a pensare, mi da quel "tempo" necessario affinché una frase, un periodo, piglino forma nella mia mente, cercando di suscitare la giusta emozione in chi leggerà la mia opera.

    Venerdì, 03 Maggio 2013 20:08
  • Link al commento Mowrie inviato da Mowrie

    Io ho sempre scritto a computer; anche quando da bambina sognavo di fare l'autrice mi mettevo davanti al computer di mio padre. Più che altro avevo tantissime idee, che nascevano una dietro l'altra: non riuscivo a stare dietro ai miei pensieri scrivendo a penna.
    Ultimamente però ho riscoperto la scrittura a mano. Dopo un devastante blocco dello scrittore cercavo qualcosa che mi risollevasse, ma ogni volta che aprivo lo schermo mi veniva l'ansia della schermata da riempire. Messa davanti a un foglio con una penna in mano invece, mi sono sfogata. Potevo sporcare, scrivere neologismi senza l'autocorrezione, aggiungere disegni, o simboli che poi avrei tradotto una volta passato tutto in bella copia. Diciamo che la penna mi lascia più libertà, la tastiera mi riporta all'ordine. Le amo tutte e due

    Giovedì, 02 Maggio 2013 21:30
  • Link al commento DOMENICO RIZZI inviato da DOMENICO RIZZI

    Faccio lo scrittore da 37 anni. Fino al 2001 ho sempre usato la macchina da scrivere, ma solitamente i testi li scrivevo a penna su quaderni. Il cambiamento avvenne perchè un editore mi chiese di mandargli il manoscritto con un file e così ho proseguito. D'estate, però - soprattutto se devo scrivere un racconto o un romanzo - non ho perso l'abitudine di scrivere a penna su un quaderno, standomene seduto in giardino, perchè l'ispirazione è migliore osservando di tanto in tanto il panorama. Nons empre è così: nel 2007 scrissi il mio romanzo "SLASH. Grazie per questo amore" in 11 giorni esatti (142 pagine) direttamente al computer, dove mi mettevo un po' il pomeriggio e due ore la sera (20-22) prima di uscire a raccogliere altra ispirazione...
    Domenico Rizzi

    Giovedì, 02 Maggio 2013 18:40
  • Link al commento Nair inviato da Nair

    A me piace scrivere con la matita, la matita non sporca e, al bisogno, posso anche cancellare, inoltre mi offre anche la possibilità di scrivere a letto. Ho iniziato a scrivere quando ancora c'era la macchina da scrivere, ma il rumore dei tasti mi distraeva e perdevo il filo del mio pensiero. Ora però mi piace troppo il questa tastiera, veloce, silenziosa, pratica e, tornare indietro per correggere o cancellare, trovo anche divertente.

    Giovedì, 02 Maggio 2013 13:59
  • Link al commento Valsi inviato da Valsi

    Scrivo sempre a penna sul mio taccuino. Ce l'ho in borsa e ogni volta che l'ispirazione arriva, annoto le mie riflessioni a mano. Spesso cancello e riscrivo, imbratto i fogli con le mie idee, purtroppo però la carta non basta per comporre un romanzo.
    Stilare un libro al computer non ha la stessa facilità che a penna, sia per motivi logistici che temporali.
    Viviamo in quest'epoca dove il più veloce vince, lo stile conta poco come le idee, ed è per questo che gli scrittori emergenti hanno difficoltà a farsi ricordare.
    Ci costringono a ricorrere alla tecnologia e rinchiusi nella stanza, al buio, facciamo a meno delle bellezze che la natura offre. E' un vero peccato, perché all'esterno, col sole e il vento in faccia, l'ispirazione è più facile da cogliere.
    Ma non torneremo alla penna, questo è sicuro. Hai ragione: il monitor ha vinto.

    Mercoledì, 01 Maggio 2013 18:48
  • Link al commento Massimo inviato da Massimo

    La tastiera nelle mie mani mi guida a scrivere senza distrarmi dalla carta, senza infliggere nel pugno la tensione di una penna che porta via le mie forze: domani ritrovo il filo del discorso in una parola che migliora da sola senza il flagello di un nero più fitto, quando i ripensamento ritracciano la carta trasformando i fili conduttori in ordinari scarabocchi.

    La lista della spesa adora la carta e la penna, dove il latte e il pane o si ripetono per mia fortuna o si perdono sotto un segno biro messo a segno, a mo' di bersaglio.

    Mercoledì, 01 Maggio 2013 16:28
  • Link al commento Barbara inviato da Barbara

    rigorosamente penna su fogli bianchi sparsi a caso o meravigliosi moleskine...tutto poi da trascrivere con enorme fatica su foglio word!

    Mercoledì, 01 Maggio 2013 16:00
  • Link al commento Annalisa inviato da Annalisa

    Non si tratta di fascino o di emozione, a volte è pura comodità usare una tastiera ed un foglio dove sei sicuro che non avrai cancellature, e seppure il testo che hai appena redatto non ti piace non c'è bisogno di accartocciare. Ma quando ti prende la smania, quella che ti fa alzare di notte per scrivere, reclama una penna, un foglio già scarabocchiato, perché altrimenti quelle parole che devi scrivere ti scivolano via, come il sonno che hai già perso. Sul mio comodino, per le emergenze notturne, ho un foglio di carta ed una penna. Lontano, mogio e spento mi guarda semichiuso il mio portatile.

    Martedì, 30 Aprile 2013 21:05
  • Link al commento Giulia inviato da Giulia

    Il fascino della scrittura con la penna è innegabile... abituata a vivere in un'epoca già digitalizzata, e iniziando a scrivere da subito con il computer, non ho mai assaporato questo fascino. Tuttavia potendo scegliere, preferisco sempre il computer per una questione di comodità: quando i fiumi di parole se ne vanno per conto loro, la mente viaggia troppo velocemente rispetto la mano, con la penna non riuscirei a "starmi dietro"! :-)

    Martedì, 30 Aprile 2013 12:36
  • Link al commento Erika inviato da Erika

    ho provato e riprovato ad adattarmi al pc anzichè la penna. la paura della pagina bianca diventa anche più grande che con la penna. su un foglio ti senti libero. su un foglio scrivi, annoti, riscrivi, cancelli, e riscrivi. ed hai tutto sotto controllo. il monitor resta li davanti a te...impassibile freddo..pretende che la prima sia quella giusta. non è così. la penna perdona... dà chance...il monitor no.

    Lunedì, 29 Aprile 2013 22:28
  • Link al commento Valeria inviato da Valeria

    Adoro la penna , quella gel, l'inchiostro scivola via sul foglio allo stesso modo del fluire veloce dei tuoi pensieri...e puoi farci i disegnini, anche, tra un 'idea, un'illuminazione e l'altra. Mi piace molto anche la tastiera...i miei genitori me l'hanno fatta usare sin da piccola, loro lavoravano in ufficio, quando i pc nn c'erano ed io ero un po' la segretaria di mio padre che mi dettava lettere in fretta in fretta ed io dovevo andare veloce...c'era una canzone che diceva: il dattilografo è un po' come il pianista, che batte sopra i tasti dolcemente...beh, alle volte io mi sento un po' pianista...ciao a tutti

    Lunedì, 29 Aprile 2013 10:05
  • Link al commento Barbara inviato da Barbara

    Ho sempre amato il profumo della carta e dell'inchiostro, ma ammetto che la tastiera riesce a
    catturare più facilmente il pensiero per fissarlo nell'istante in cui nasce. Uso entrambi comunque.
    Per gli appunti, le idee da sviluppare, per organizzare uno schema....tra l'altro uso la matita che mi permette di scrivere più veloce e senza pasticciare.
    Quindi per quanto mi riguarda:
    evviva la tecnologia!

    Lunedì, 29 Aprile 2013 08:24
  • Link al commento Caterina inviato da Caterina

    Si potrebbe proseguire con: la luce elettrica o la lampada a petrolio? La lampada a petrolio o la candela (con piuma d'oca)? L'auto o la carrozza con i cavalli? Il cellulare o i segnali di fumo? Il computer o il papiro? Il libro di carta o il lettore ebook? L'aereo o il tappeto volante? L'intervento chirurgo con anestesia o senza? La carta di credito o la pizza di fango? Eccetera. Domande fasulle portatrici di falsi dilemmi che servono a nascondere il vuoto delle idee.

    Domenica, 28 Aprile 2013 16:39
  • Link al commento Annalisa inviato da Annalisa

    La penna, la tastiera, il foglio di carta o quello elettronico sono oggetti e noi li animiamo col fantastico mondo nascosto nella nostra anima.

    Venerdì, 26 Aprile 2013 22:44
  • Link al commento laura inviato da laura

    sono abituata a scrivere con la penna, mi piace sporcare il foglio, la pagina bianca mi ispira, mi rende libera davanti a un mondo tutto da esplorare, non mi limita, posso cancellare, scarabocchiare, strappare, sottolineare, correggere, fare delle belle x sopra, infine la creazione trova il suo spazio, le parole corrono, e le pagine mi sono amiche, compagne, spesso giudici. amo scrivere, e quel che conta alla fine è cosa riesco a comunicare, il come è un mezzo che possiamo scegliere a nostro piacimento.
    il pc è comodo, efficiente, a parte quando è lento, la tastiera mi piace, è mia, la conosco e il rumore dei tasti è piacevole, tiene compagnia, ma scrivere direttamente sul piccì è impersonale, mi serve solo per tra-scrivere,

    Venerdì, 26 Aprile 2013 20:14
  • Link al commento Scriptor Hyacintho Oculos inviato da Scriptor Hyacintho Oculos

    la romantica penna è davvero... insomma... romantica! Mi piace annotare dove capita dei particolare che vorrei poter utilizzare in qualche mio libro-neonato, lo faccio spesso e davvero ovunque...
    ma d'altro canto, essendo molto disordinata e essendo che scrivere a mano è più "lento" (anche se innegabilmente più emozionante), è davvero comodo l'uso del computer, e lo preferisco... infondo anche il ticchettio dei tasti sotto le dita è stimolante..non quanto la punta della penna che graffia il foglio, forse, ma ugualmente musicale..
    ma poi sono dell'idea che non sia molto importante scrivere a penna piuttosto che al computer: scrivere è scrivere, ed entrambi non sono che mezzi per esprimere ciò che realmente siamo.

    Venerdì, 26 Aprile 2013 15:06
  • Link al commento Sofia inviato da Sofia

    Ho una grafia terribile, quando sono di fretta poi sembra che una lettera stia tentando di divorare l'altra. E quando scrivo sono sempre di fretta: l'ispirazione, come arriva all'improvviso, all'improvviso se ne va: io devo sbrigarmi a metterla su carta.
    O meglio, su computer. Quindi: tastiera, mille volte.

    Venerdì, 26 Aprile 2013 14:53
  • Link al commento Angelica inviato da Angelica

    Ho scritto per una vita con la stilografica, la creazione di un racconto partiva da lontano, iniziava con una idea poi seguiva la scelta del quaderno, le cui pagine dovevano trasmettermi qualcosa al tatto, poi il colore dell'inchiostro e la penna con il giusto peso per no stancare.
    E così è stato per anni, poi una volta mentre trascrivevo un romanzo sul pc mi sono accorta che integravo ed allungavo parti di esso, e mi sono fermata a pensare sul perchè avenisse questo.
    Di solito non mi era mai capiatato in fase di trascrizione, poi mi sono accorta che ciò che mancava non era parto del momento, ma solo frutto di stanchezza precedente.
    Mio malgrado mi sono reasa conto che scrivere a mano mi stancava ed inesorabilmente sono passata alla tastiera.

    Giovedì, 25 Aprile 2013 19:44
  • Link al commento Angiolina Macrì inviato da Angiolina Macrì

    poco importa se si usa la penna o la tastiera l'importante è che cio' che si scrive viene dal proprio cuore e arrivi al "cuore" della gente

    Giovedì, 25 Aprile 2013 19:32
  • Link al commento Norma inviato da Norma

    si, è vero che, pubblicando, svanisce all'improvviso il sogno di chi scrive di carta...inchiostro...penna. Ma svanisce solo nell'immaginario collettivo, non in quello personale, privato...
    Sto per pubblicare un libro ma guai a chi mi tocca il mio manoscritto, interamente scritto a mano, proprio come spiega il termine. Quello è un dono a me stessa che nessuno potrà mai togliermi; non l'informatica, nè il "guadagnar tempo" e nemmeno la sempre maggiore numero di persone che amano sostituire il dolce movimento di una penna, al picchiettare dei tasti sulla tastiera. Ognuno ha le sue preferenze, e anche se le mie son diverse da quelle che ho appena descritte, eccomi qui proprio a picchiettare sulla tastiera.
    La fantastica avventura dello scrivere a mano però....sbagliare, correggere, riscrivere, copiare in bella scrittura, quella è un'emozione che ti rimane per sempre. Una cosa solo tua, secondo me è proprio un dono che tu fai a te stessa...

    Giovedì, 25 Aprile 2013 17:52
  • Link al commento Tiziana inviato da Tiziana

    La penna e la carta hanno sempre il loro fascino. Vedere la testa roteante della biro che rilascia una sottile e morbida scia di inchiostro che dà forma alle lettere prima, alle parole poi è un momento di grande fascino e magia. E' un momento di grande intimità dove, con la testa ricurva su quel pezzo di carta, entri in contatto con la parte più profonda di te e gli dai voce. Altre volte le dita si muovono veloci sulla tastiera, come in trans, e le cose vengono fuori libere, senza costrizioni e inibizioni. Due forme diverse, certo, ma che dipendono dai momenti e dai tempi anche se, lo ammetto, la penna rimane lo strumento privilegiato.

    Giovedì, 25 Aprile 2013 17:48
  • Link al commento Anna Valmen inviato da Anna Valmen

    Ogni inizio di un romanzo, ho il rito della penna...non sempre la stessa, un grande quaderno ad anelli che s'ingrossa di pagine e pagine, è come prepararsi a un amplesso profondo con le proprie emozioni e storie da vivere sulla carta. L'inchiostro e la penna sono un'unica estensione che dalla parte oscura della mente raggiunge la mano e poi il foglio, fino a partorire una sensazione unica e indelebile. Questo è creare, poi viene lo scrivere e infine la presentazione di un romanzo che forse piacerà o forse no, ma sarà comunque per sempre nostro.

    Giovedì, 25 Aprile 2013 17:44
  • Link al commento Margherita Mirabile inviato da Margherita Mirabile

    Io penso che la scrittura oggi viva di due momenti. Esiste il momento in cui l'idea nasce e lo scrittore annota su un blocchetto il nome del protagonista e alcuni caratteri, giusto alcuni brevi paragrafi. In fondo è ancora l'idea romantica dello scrittore al margine del mondo che guarda il tramonto con un foglio in mano. Il secondo momento è quello in cui ti metti al computer e senti le mani correre sulla tastiera; la tastiera dà la possibilità allo scrittore di riuscire a tenere il ritmo della storia che sta nascendo. La penna, la mano, sono troppo brevi per quel fiume di parole che sta nascendo mentre la tastiera, dopo aver imparato a usarla con fluidità, è quello strumento che ti permette di scrivere senza sosta, senza crampi che ti bloccano e senza che la mente sia più veloce della penna.

    Giovedì, 25 Aprile 2013 17:20
  • Link al commento Prochilo Celestina inviato da Prochilo Celestina

    Ho scritto tantissimo a mano, tanto che mi sono stampata da sola il primo libro , lasciandolo così come è.......ma poi ho voluto imparare a scrivere al computer per velocizzare e rendere i miei scritti migliori.
    Da quando sono su Facebook però .... ahimè.....tutti i miei pensieri e parole finiscono li...ingoiati e fagocitati e digeriti in pochi minuti.
    Cosa preferisco dei due mezzi???? TASTIERA....mi corregge anche l'ortografiaaaaaa .........hahahaha

    Giovedì, 25 Aprile 2013 13:32
  • Link al commento Giorgia Catalano inviato da Giorgia Catalano

    Io appartengo alla categoria degli autori nostalgici, forse un pò tradizionalisti, ma dalla penna, soprattutto per scrivere poesie, non mi allontano. E' sempre con me, insieme ad un piccolo quaderno che tengo sempre nella borsa, così che in qualsiasi momento io ne abbia bisogno, sono là, pronti per darmi la possibilità di immortalare i miei pensieri, pasticciarli, rivederli, sentirne il profumo visivo. I miei versi finiscono su una videata di computer, solo quando diventano definitivi, dopo che ho lasciato "decantare" per un pò di tempo, i miei ghirigori colorati di pensiero.

    Giovedì, 25 Aprile 2013 07:38
  • Link al commento Eugenio inviato da Eugenio

    Casinaro come sono, trovo il pc un aiuto preziosissimo. Negli ultimi tempi, se apporto delle correzzioni a qualcosa che ho scritto, salvo il nuovo testo ma conservo anche il vecchio. Se lo facessi con foglio e penna avrei uno svolazzare di fogli in giro per la stanza ogni volta che decidessi di andare a riprendere qualcosa.

    Mercoledì, 24 Aprile 2013 23:17
  • Link al commento Roberto Ioannilli inviato da Roberto Ioannilli

    tastiera senza alcun dubbio ... le lettere sono chiare, si può ingrandire, cambiare gli stili di scrittura ... correggere è facilissimo ... si possono intrecciare le frasi, tagliare e rimettere al punto di prima....

    Mercoledì, 24 Aprile 2013 21:46
  • Link al commento manuela inviato da manuela

    Romantica penna,scrivere su un candido foglio pensieri che istintivamente prendono corpo attraverso la calligrafia è un emozione che una fredda tastiera purtroppo non sa trasmettere.

    Mercoledì, 24 Aprile 2013 20:28
  • Link al commento Carmine De Vita inviato da Carmine De Vita

    iao Pietro,

    sono d'accordo, è una forma di scrittura diretta e senza filtro. Anche se ci si è abituati alla tastiera, è una sensazione che di tanto in tanto bisogna tornare a provare.

    Un manoscritto riesce a comunicarci qualcosa che va al di là delle parole contenute. Gli stessi sussulti dell'inchiostro trasmettono emozioni immediate, a un livello quasi preverbale.
    è un vero peccato che tutto questo vada perduto in una scrittura normalizzata, ma non pare esserci alternativa.

    Martedì, 23 Aprile 2013 08:16
  • Link al commento Pietro Recupero inviato da Pietro Recupero

    E' tutto vero, scrivere con la penna, magari con una bella stilografica, ti rende libero, è come se l'inchiostro venga fuori direttamente dalla tua mente, come se il sangue del tuo cuore si trasformi in parole rendendo quello che scrivi caldo e umano. Quando scrivi con la penna, tutto ciò che senti lo scrivi di getto senza dimenticare nulla. Un manoscritto, ti riempie il cuore. Peccato che non si possa pubblicare così com'è.

    Giovedì, 18 Aprile 2013 20:17

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