Un messaggio in una bottiglia portata dal mare, un amore che nasce da una corrispondenza di lettere, la realtà che improvvidamente diviene poco chiara, questi gli elementi di “Intrighi celesti - Fallen in love” il libro di Jessica Vicenzutto pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile anche nella versione e-book).
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Abito in un piccolo paesello del torinese, dove tutti conoscono tutti, vita, morte e miracoli, in una via sperduta in mezzo ai campi, quindi lontano dal centro abitato ma abbastanza vicino da raggiungerlo in bicicletta. In questo paesello c'è la scuola media statale dove io ho cominciato a scrivere i miei primi racconti. Li scrivevo per farli leggere alle mie amiche ed essenzialmente, eravamo noi le protagoniste delle mie storie, ovviamente erano scritte da una ragazzina, quindi male, grammaticalmente sbagliate e senza senso. Ma da quando avevo 11 anni, non ho mai smesso di scrivere, magari mi fermo per qualche periodo, per farmi tornare l'ispirazione o per tornare alla vita reale, ma non ho mai smesso e devo tutto questo ai libri in generale. Leggo molto e questo mi influenza tantissimo nella scrittura.