1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Vidi la luce di questo mondo, mamma mi diceva che avevo già gli occhi aperti, in un grazioso e ameno paese con l'augurale nome COLFELICE in provincia di Frosinone, nella Ciociaria, nel Lazio e ci riteniamo gli eredi del grande Enea, bensì fosse Troiano, come ci dice Virgilio nell’Eneide, scampò al rogo della città e con alcune navi, entrò nelle foci del Tevere dove incontrò e vinse i Rutuli e i Latini. Sono cresciuto lì dove giocavo con gioia e tanta libertà, dai tre ai sei anni, quando mi costrinsero ad andare a scuola e vi andai i primi giorni con dispiacere per la libertà e i giochi persi. Ma poi mi ci appassionai e frequentai con profitto le cinque classi elementari, dove insegnavano tutto. Ho un brutto ricordo della prima e della seconda dove c'era una maestra, sempre pronta con la bacchetta in mano e il sedere era il suo bersaglio. Per esigenze di famiglia, con dispiacere e anche qualche lacrima, mi dovetti allontanare nel 1937, avevo 12 anni. Da quel momento ne sto lontano, ma l'ho sempre nel mio cuore . . .