1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Luca Nascimbene, sono un ragazzo di 22 anni, amo leggere e scrivere poesie e romanzi, provengo da una terra bellissima, l'oltrepo' pavese in specifico nel comune di Casteggio (PV).
Ho deciso di diventare scrittore in età adolescenziale, precisamente nelle scuole superiori, ho scritto numerose poesie dedicate a delle giovanissime ragazze che persi l'intelletto da tanta maestosità, ma non ricevetti il loro amore. così dopo una lunga riflessione pessimistica della vita, ho cominciato a scrivere.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo tutto il giorno, la mia professione è scrivere, c'è un momento in cui mi viene la suddetta vena letteraria ovvero alla sera quando miro il cielo e la luna e la mia testa inizia a pensare, fantasticare e ricordare i miei momenti passati e io ho l'obbligo di scrivere Dalla sera (21.00) fino alla mattina (ore 05.00) e poi mi riposo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
il mio autore contemporaneo preferito ormai deceduto è stato Andrea Camilleri.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata con la passione dei gialli.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Di sicuro la letteratura e la mia formazione letteraria ha influito tantissimo, alle scuole medie leggevo il greco e il latino, mi ricordo che in terza media lessi con interesse i grandi filosofi del '800 come Schopenauer, e i vari libri di psicologia firmati da Sigmund Freud, la mia curiosità e scrivere per me si sono mostrati un tocca sana. Ringrazio anche la mia insegnante privata con il quale sono legato e che dopo scuola mi recavo da lei per leggere e farmi una cultura tutta mia.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
A mio avviso scrivere è una evasione della realtà, lo scrittore e il lettore devono fantasticare, evadere dalla realtà, noi scrittori ci sentiamo più fortificati nel evadere dalla realtà amara.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nulla.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Per il mio romanzo giallo, nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mia madre che legge tanto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo devo dire di sì, nonostante siamo in Epoca digitale, io sono dal parere che toccare un libro cartaceo, sentire l'odore delle pagine e il suono per me sono delle qualità che mi fanno andare in ectstasy.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Solo e semplicemente interessante.