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08 Giu
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Intervista all'autore - Solisca Silvio

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Solisca Silvio e sono un'insegnante di lettere in pensione, professione che ho svolto con grande passione fino al Giugno 2020 presso il Liceo scientifico R. Foresi di Portoferraio. Sono nata a Capoliveri, meraviglioso Pase dell'Isola d'Elba, e vivo là in una ridente zona di nome Barabarca. Ho studiato nel Liceo R. Foresi prima nominato e, dopo l'Università a Pisa, ho iniziato la mia carriera di docente.
Ho cominciato a scrivere dopo la pensione, visto che durante l'attività lavorativa non avevo il tempo materiale per farlo. Trovatami senza i miei impegni scolastici, mi sono cimentata nella scrittura narrativa e poetica, che da subito mi ha attratto, riempiendomi di entusiasmo e di gioia, permettendomi di realizzare le mie prime opere "Stati d'animo, ricordi e leggende..." e i "I racconti dell'amore calpestato e riscattato".
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura nel pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
La mia autrice contemporanea preferita è Elena Ferrante, di cui ho letto tutti i romanzi di "L'amica geniale".
 
4. Perché è nata la sua opera?
Le mie opere sono nate dal bisogno di "scandagliare" la mia anima, di conoscermi meglio e di esprimere tutta la mia accesa passionalità, che altrimenti sarebbe rimasta nascosta in un "angolino" delle mie più riposte pieghe interiori, senza trasmettere alcun insegnamento alle future generazioni, che invece possono imparare molto dalle vicende narrate.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui vivo ha influito molto sulla mia formazione letteraria, lasciando tracce indelebili ed indiscutibili, senza le quali non sarei stata la donna che sono.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo per raccontare la realtà, che spesso offre spunti interessanti per narrare storie avvincenti.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutta me stessa.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nel primo libro la mia famiglia, nel secondo personaggio della realtà quotidiana, vittime di violenze.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il primo ai miei figli, il secondo a nessuno.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sinceramente (sono tradizionalista) ritengo che il libro cartaceo non verrà mai superato né dall'ebook né dall'audiolibro.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non so, forse le future generazioni lo preferiranno al cartaceo!!!
 
 
 
 
 

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