1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è il momento in cui dò ascolto alla mia vita e voce alle mie idee. È il mio tempo in cui prendono forma e colore tutte le emozioni che mi rappresentano e con cui riesco a comunicare, è l'espressione della mia libera autenticità.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In quanto espressione delle mie sensazioni ed emozioni, posso dire che ci sia la mia vita in questa opera.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Intraprendere questa nuova avventura ha rappresentato una presa di coraggio nel mettermi alla prova e scommettere con me stessa di essere capace di trovare una giusta consapevolezza con cui riuscire a superare le tante remore e i troppi timori che che finora mi avevano condizionata.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
In una piccola scala di opzioni valutate, non mi è stato difficile individuare il titolo che mi è sembrato maggiormente adatto. Ho scelto istintivamente, senza alcun ripensamento.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'isola deserta gradirei la presenza di un autore per me molto significativo: Luigi Pirandello. Uno tra gli scrittori, a mio avviso, più autorevole in quanto profondo conoscitore delle recondità umane, capace di individuare aspetti e significati dell'essenza di ogni uomo, cogliendone le poliedriche prospettive interiori.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi. Mi piacciono le innovazioni, ma sono sempre una nostalgica della carta stampata; l'importanza della tangibilità delle cose rispetto al virtuale.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In questo momento storico per me. Dopo tanti ripensamenti è arrivato il momento di una mia nuova maturità nell'affrontare questa esperienza.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
È una idea presente da tempo in me, ma che solo ora ha trovato il “suo tempo” in cui meglio si sono riordinate le idee per comporre ed assemblare ogni componimento della raccolta delle poesie.
Non c'è stato nessun aneddoto particolare che abbia caratterizzato questo lavoro.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un'esperienza edificante che si alimenta passo dopo passo, mentre prende forma e si compone nella sua integralità.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
L'opera finita non ha un “privilegiato” nell'anteprima, ma qualche componimento è stato anticipatamente letto a mio marito.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Indubbiamente è l'introduzione di un nuovo criterio che dà molteplici possibilità per una “lettura” più autonoma, libera ed agevolata.