1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Il mio paese d'origine e anche il luogo in cui sono cresciuta e dove tutt'ora vivo è Naro, un piccolo paesino della Sicilia occidentale.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente "Va dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Da un lato penso che il fascino di un libro cartaceo non sia nemmeno lontanamente paragonabile all' eBook, dall'altro ne riconosco la comodità.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
A parer mio un amore ponderato.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinta a scrivere questo libro la voglia di fare capire a chi lo avesse letto quanto la letteratura possa aiutarci a superare limiti, ostacoli e situazioni della vita quotidiana. Ormai molti vedono la letteratura come un bagaglio di conoscenze più che come uno strumento utile ad affrontare la vita ed io volevo appunto evidenziarne l'utilità, l'aiuto che potrebbe dare all'uomo contemporaneo nella risoluzione di circostanze che toccano ogni giorno la vita di tutti.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio dare al lettore è quello di non fare della letteratura una lettura asettica ma di estrapolare da ogni storia o personaggio un insegnamento, una morale, qualcosa in cui rivedersi, ritrovarsi.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza pian piano nel corso della mia vita, in particolar modo ricordo di aver cominciato a capire di avere questa propensione alla scrittura a 16 anni.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Questo libro è nato un po' per caso in un momento non molto bello quindi mi piace ricordare con piacere che anche nei momenti più bui possiamo realizzare qualcosa di bello e, perché no, qualche piccolo sogno.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, anche perché, come dicevo nella precedente domanda, è nato per caso e dunque non era qualcosa di preventivato.
10. Il suo autore del passato preferito?
Luigi Pirandello.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia davvero qualcosa di estremamente interessante e soprattutto utile a molte persone che magari non possono accostarsi alla lettura visiva.