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BookSprint Edizioni Blog

08 Giu
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Intervista all'autore - Milena Bonvissuto

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Licata anche se sono molto legata anche ad un altro paese Palma di Montechiaro ,conosciuto come il paese del Gattopardo poichè è il paese natio di mia madre. Sono cresciuta in una famiglia allargata perchè in casa oltre che mio fratello e sorella avevo anche tre cugini, dove ancora oggi i rapporti sono molto saldi.. H0 frequentato le tre scuole più in voga del tempo tra cui due le medie e il liceo classico gestite dalle sorelle Montana donne dal carattere forte. All'età dei diciassette anni ho fatto radio scritto per giornali e ho iniziato a fare i primi passi in politica fino a fondare insieme ad altri un movimento politico ,adoro stare tra la gente e studiarla e creo eventi proprio per osservarne gli atteggiamenti. Amo Licata perchè è accattivante ricca di bellezze naturalistiche e culturali ed strano a dirsi ma siamo tutti un pò artisti.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro che consiglierei di leggere ad un adolescente ma anche ad un adulto è IL PICCOLO PRINCIPE di Saint-Exupèry. Un racconto dall 'impatto semplice ma ricco di sfumature sulla vita tanto che dalle semplici metafore si nascondono profonde verità sull'amore sull'amicizia ma soprattutto ti porta alla ricerca del tuo fanciullino interiore.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Ci si adegua ai tempi ,si può comprare con un clic e scaricarli ,i giovani sono molto propensi a leggere sul loro dispositivo , io resto sempre per il cartaceo adoro l'odore della carta e segnare i punti più salienti e onestamente credo che i bambini dovrebbero usare sempre i libri e avere in casa un angolo di lettura.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È entrambe le cose, si ci può innamorare del titolo di una frase che sobbalza in testa e allora hai il fremito di scriverei, naturalmente quando poi lo fai devi ponderare le parole perchè sai che arriva a chi poi leggerà il romanzo.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La casa delle ginestre è un romanzo non pensato o meglio non subito. Un giorno fui invitata da una famiglia e appena arrivata mi colpii questo giardino con alberi disposti in maniera strana molto ordinati dove al centro spuntava questa grande casa dove ai lati vi erano dei rami di rosa e dei fiori gialli profumati. Ad accogliermi il patriarca ,uomo che con la sua età ha visto crescere molte generazioni, uomo d'istinto e dai modi ormai inesistenti, mi colpirono i suoi racconti le sue massime. Quella unica frase che ti resta in testa per giorni "OGNI COSA HA UN GIUSTA COLLOCAZIONE".
Così iniziai a prendere appunti e gli appunti si trasformarono in pagine.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nella vita non c'è mai nulla di semplice e a volte sembra che niente vada per il verso giusto ,così si accantonano sogni e speranze. Benedetto attraverso i suoi racconti ci insegna che la vita non va gestita ma va presa così come viene con i suoi alti e bassi, non puoi cambiare il percorso perchè alla fine tutto ritorna come era designato. Questo vale anche nell'amore ,ma bisogna crederci e provare, 
cadere e rialzarsi.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccola amavo inventare storie ma fu al liceo che iniziai a capire che scrivere le proprie emozioni e condividerle con gli altri mi piaceva.I miei compagni avevano quasi tutti i diari imbrattati dei miei pensieri li scrivevo ovunque e quei temi in classe erano la disperazione dei miei insegnanti, temi troppo lunghi. Fu proprio la mia prof d'italiano che mi spinse a farlo e fu la preside a darmi un articolo di giornale per partecipare ad concorso letterario e da li a poco le mie prime pubblicazioni.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mi viene da sorridere perchè il mio primo scritto fu dettato da un atto di ribellione verso un romanzo di una mia conterranea dove descriveva una Licata diversa da quella che vivevo io. Tanto che poi ne uscirono articoli con i titoli "DELL'ANTI CARDELLA".
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Onestamente non mi era mai capitato fino alla stesura di questo, Benedetto è stato ed è un uomo che si è raccontato così tanto che ad un certo punto ho pensato che forse sarebbe stato meglio non scrivere. Era però un peccato non dire di un uomo che racconta come i sogni devono essere l'inizio di una nuova vita senza rimpianti, tutto questo vale solo per il lavoro o l'amicizia ma soprattutto per l'amore che muove ogni cosa.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
L'autore preferito non c'è mi piace G. Verga perchè descrive la nuda e cruda realtà, Saffo che descrive l'amore dolceamaro ed indomabile, Baricco con i suoi modi di fare quasi antipatici ma veri.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Leggiamo i libri perchè ci cambiano il modo di pensare e ci ritroviamo anche i nostri sentimenti ,ma con la vita frenetica a volte è difficile portare al termine una lettura, l'audio libro ti dà la possibilità di ascoltare mentre corri o aspetti il tram. Il punto è anche che da la possibilità a chi ha difficoltà di leggere ascoltare il suo libro preferito, per non dimenticare la capacità di concentrazione e soprattutto nei bambini ne favorisce la curiosità di lettura. A me personalmente aiuta l'insonnia!
 
 
 
 

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Martedì, 08 Giugno 2021 | di @BookSprint Edizioni

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