1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me (oltre essere una passione che coltivo sin da bambina) è il modo migliore per evadere dalla "crudele" realtà che ci circonda ogni giorno. Ovviamente, la cosa è soggettiva e, per me, scrivere questo romanzo è stato un modo per poter lasciare per una manciata di ore la mia tipica routine, come alzarsi per andare a lavorare, pensare a come arrivare a fine mese, ecc... Insomma: un modo per staccare la spina dalla vita quotidiana di ogni comune mortale.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Beh, sotto certi punti di vista, in questo romanzo c'è molto di me, anche se non è molto sottolineata la cosa, essendo un romanzo dark fantasy. Comunque, tra le pagine del romanzo, credo sia ben evidenziato, il fatto di sentirsi spesso un pesce fuor d'acqua e delle volte una nullità. Purtroppo spesso nella vita mi è capitato di sentirmi così, anche incompresa e diabolicamente frustrata, proprio come la protagonista della storia. Ma a chi, nella vita di tutti giorni, non è mai capitato?
Giovane donna, già mamma di una bella bimba ed ora anche giovane autrice di un romanzo fantasy, Sarah Galeazzi, insieme alla collaborazione dell’intero staff della BookSprint Edizioni, dà alle stampe la sua opera narrativa: “Cold Blood”, un lungo romanzo appartenente al genere fantasy, la cui idea si sviluppa durante un periodo particolarmente bello e delicato per la nostra autrice.
“Agli uomini, nelle more di una grande scelta da farsi nel corso della nostra vita, rimane incompleta ancora oggi una domanda: cosa ci fa forte, il Bene o il Male?” È questa la complessa questione che l’autore Angelo de Marco pone a tutti i lettori nel suo avvincente romanzo “La Chiesa degli Inferi”, edito dalla casa Editrice BookSprint Edizioni e disponibile sia in versione cartacea che digitale.
Una storia da leggere tutta d’un fiato e ricca di colpi di scena, una lettura capace di ipnotizzare fra le sue pagine sin dal primo momento quella di “The ritual”, un titolo che trasmette perfettamente il fascino e il mistero che via via si andranno a svelare. Edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, l’avvincente romanzo dell’autrice Miriam Caffoni è finalmente disponibile sia nella tradizionale versione cartacea che nel più moderno e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una sorta di sfogo. Penso che quando una persona stia scrivendo qualcosa, stia nello stesso momento esponendo le sue emozioni, quindi la scrittura è frutto di un mix di sentimenti (negativi e positivi). Provo una sensazione di benessere, è come uno scaccia pensieri.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Diciamo che la mia opera è divisa fra realtà e fantasia, quindi un buon 30/40% rappresenta la mia vita.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere rappresenta estrarre tutte le mie emozioni e concentrarle in un foglio bianco, rappresenta la libertà di sognare e fare divenire realtà i propri pensieri, perché i personaggi per un attimo sembrano vivere davvero fuori dalla mia immaginazione. L'emozione fulcro di tutto è l'amore, l'amore per la mia famiglia, l'amore per la mia metà, l'amore per la mia terra, l'amore per tutte le cose che ci rendono completi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Qualcosa di reale c'è, una minima parte. Alcuni personaggi ricordano miei familiari e amici in alcuni tratti caratteriali o passioni. Ma ho abilmente miscelato il tutto. Ho dato qualcosa di mio alle due protagoniste femminili. Posso svelarvi che Mary e io abbiamo la stessa data di nascita, ma non di anno. Olga invece possiede lo stesso colore dei miei occhi.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Innanzitutto, scrivere non è una evasione dalla realtà, al contrario è un modo per raccontarla, dipingerla con immagini alle volte nette e ben definite alle volte, invece, velandone il senso profondo. Scrivo poesie d'amore che a molti lettori appaiono come fossero rivolte all'amato o all'amante perduto; in realtà scaturiscono alla fine di un pensiero e si trasformano in versi-verso i miei genitori, di cui sono oramai orfana ma per (pur) sempre figlia.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto. Virgole e punteggiature incluse. Anche quando, in apparenza, la punteggia non c'è.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una dichiarazione d'amore all'Amore.
Da Platone ai neoplatonici, da Giorndano Bruno ad Einstein, da sempre l’uomo ha sentito la necessità di trovare un senso alla realtà ed essere riassorbito nell’Unità dell’Universo. L’autore Nicola Feruglio trasmetterà tutto il fascino di questo particolare tema nel suo ultimo libro “Cosmoempatia”, edito dalla giovane Casa Editrice di Vito Pacelli e disponibile sia in versione cartacea che nel moderno e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un modo per far conoscere me stessa, raccontare e far vivere emozioni alle persone, mi gratifica.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Moltissimo, è una storia realmente accaduta.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una parte della mia vita vissuta, raccolta in un libro per tramandarla alle generazioni future.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No semplicissima, The Ritual è quello di cui si narra.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Dal 1967/68 iniziai con le poesie.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La sera.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Domenico Rea.
4. Perché è nata la sua opera?
Sentivo di scriverla.