1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Se scrivo poesie è per liberarmi dallo stimolo persistente, in visioni, suoni e parole, dando loro contenuto chiarificatore. Talvolta, il bisogno è stato tanto prepotente, da dovere scrivere nottetempo, a lume di torcia elettrica, per non svegliare i congiunti. Le emozioni prodromiche nascono da un ricordo o da uno stato d'animo, come una sensazione informale tra il patema dell'anima e una folgorazione della mente. Quelle che si avvertono nella stesura, sospingendo il tessuto, si rafforzano nella esaltazione lirica o nello struggimento sino al pianto.
Nella prosa, è più attiva la sensazione di creare, di più chiarificare sia il linguaggio sia i contenuti.