Gli eventi del mondo esterno si inscrivono in un’interiorità sensibile, e in tal modo Mario Pennacchietti si fa portavoce di quelle emozioni che tutti noi abbiamo provato in quei momenti.
“Il Resto del Carlino” ricorda come nel testo siano presenti «fatti di cronaca, a partire dal terremoto di L’Aquila del 2009». Sempre nelle pagine del quotidiano, Pennacchietti rivela di aver scritto questo libro «per condividere con altre persone le mie sensazioni».