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BookSprint Edizioni Blog

04 Ott
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Intervista all'autore - Maurizio Bianciotto -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono nato a Torino l'8 di aprile del 1970. Mi sono diplomato insegnante elementare nel 1989 ma non ho mai esercitato.
Mi interessavano i viaggi, il cinema, la letteratura. Ho viaggiato attraverso tutta l'Est Europa e forse anche da lì mi sono venuti parecchi spunti per le storie che poi ho messo su carta.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ad un adolescente? Be', secondo me un libro che tutti dovrebbero leggere è GUERRA E PACE di Tolstoj. Potrebbe sembrare una lettura un po' impegnativa per un adolescente eppure è un libro fondamentale nella storia della letteratura mondiale da cui anche i più giovani possono imparare molto sulla vita e sulla Storia. Non dimentichiamo che GUERRA E PACE in Russia è lettura obbligatoria nelle scuole.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Questo è un argomento che un po' mi rende triste. Ok, l'importante è che la gente legga, pure gli ebook. Ma il libro di carta è sempre un’altra cosa. Ha un fascino con cui la narrativa via internet non può assolutamente competere. Poi ho paura che qui in Italia vadano poco sia i libri di carta che gli ebook ma questo è un altro discorso.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
No, non direi un colpo di fulmine. Fin da bambino mi divertivo a scribacchiare racconti western ed horror. Poi crescendo prima gli impegni di studio e poi il lavoro mi hanno sempre impedito di dedicarmi seriamente allo scrivere. Ma da alcuni anni, almeno cinque, a questa parte, la scrittura è diventata la mia occupazione principale.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sempre la passione per l'Est Europa e la sua storia. In questo caso la storia militare di un paese praticamente sconosciuto qui come la Bulgaria. Le due guerre balcaniche da noi sono note solo ad un pubblico specializzato e soprattutto grazie ad alcuni rari saggi, interessantissimi ma di circolazione abbastanza limitata. Sono curioso di vedere come andrà il mio romanzo e se piacerà alle persone interessate alle vicende balcaniche.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nessun messaggio particolare. Dopotutto è una storia di guerra e di coraggio che qualcuno potrebbe trovare anche un po' retorica. Ma mi auguro che un libro come questo possa in qualche modo incuriosire il lettore ad approfondire certi argomenti che qui da noi, ripeto, sono abbastanza sconosciuti.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mah, forse nell' inconscio era sempre presente ma non aveva mai trovato il modo di venire fuori. Fino ad ora.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Riguardo a questo libro? No, direi nessun ricordo particolare. Forse la visione in rete di un vecchio film di coproduzione sovietico-bulgara del 1955 e mai uscito sul nostro mercato che in bulgari si intitola "Gheroite na Shipka" e che non venne mai distribuito sul mercato italiano anche se prese un premio a Cannes per la miglior regia. Ecco, forse la visione di questo film in parte influenzò la mia decisione di scrivere un romanzo sulle guerre che insanguinarono i Balcani tra la fine dell’800 e i primi del '900. Però il film è dedicato alla guerra contro la Turchia del 1877/78 mentre il mio libro parla della Prima guerra balcanica dei primi del '900 che fu in qualche maniera un tragico preludio alla Prima guerra mondiale.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, direi di no. È un pensiero che non mi ha mai sfiorato.
 
Il suo autore del passato preferito?
Ah, c'è ne sono parecchi. Dovendo sceglierne uno solo mi trovo in un grande imbarazzo. Forse Tolstoj ma per quel che riguarda altre tematiche che mi interessano parecchio, anche Bram Stoker e Lovecraft. Oltre al genere storico bellico scrivo anche horror. Horror gotico alla vecchia maniera, quello con i castelli abitati da vampiri e le stanze illuminate dai fulmini dove orrende creature si aggirano senza pace. Un tipo di narrativa horror dove la paura deve essere installata nel lettore tramite dialoghi ed atmosfera, con pochissimo sangue.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Tutto sommato mi incuriosisce e ho anzi fatto un esperimento. Infatti sul canale YouTube Ibbor Obb di recente è stato pubblicato il mio audioracconto CORINA, INCUBO SUL MAR NERO che sta ottenendo discreti risultati sia in fatto di ascolto che di recensioni. Devo dire che l'audiolibro a mio parere può essere un buon sistema per parecchi autori per farsi conoscere.

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