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16 Set
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Intervista all'autore - Paolo Francesco Steri -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Formia, da sempre amo la comunicazione scritta, in particolare la poesia che consente una comunicazione coincisa ma potente della verità, certe volte senza inutili giri di parole.
Credo che la poesia sia un modo meraviglioso di conoscere ed interpretare l'arcano mistero delle cose, parallelo in una certa misura alla conoscenza epistemologica.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo in ogni momento della giornata, per me scrivere è un qualcosa di essenziale, anzi direi di più di vitale, tanto che se non scrivo perché troppo immerso nel lavoro o nel quotidiano sento gradualmente che tutto perda significato.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Adoro Pablo Neruda il poeta delle donne e dell'amore è il modello sacro dei miei scritti,
ma non è propriamente un poeta contemporaneo.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera nasce dall'amore, sgorga direttamente dalla sua sorgente perché l'amore è l'unica possibilità di salvezza che io conosca.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sicuramente la mia formazione letteraria ha influito nella scelta del linguaggio delle mie liriche, ma anche nelle tematiche. Riguardo l'ambiente la poesia è come l'evasione alata da una realtà che opprime.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Come ho detto è un modo per evadere, ma forse sarebbe meglio dire sublimare la realtà.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo credo che quasi ogni scritto in tutte le epoche sia un'autobiografia in versi, è inutile celare questo dicendo il contrario!
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie indubbiamente a lei si rivolgono questi versi d'amore.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non si tratta di un romanzo bensì di una raccolta di poesie. Ovviamente la risposta è a mia moglie.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Assolutamente no, il cartaceo deve sopravvivere, è un dovere morale!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che non dovrebbe mai imporsi sul cartaceo!

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