Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Patrizio, sesto di 11 figli, figli di papà Aniceto mamma Novella, famiglia vissuta a Reggiolo Reggio Emilia territorio calpestato da Matilde di Canossa dove si dice che sia morta, paese distrutto dal forte terremoto del 2012,
oramai “ rimesso a nuovo “ per il 90% manca il castello e il teatro dove sono iniziati i lavori, rimesse a nuovo palazzo storico fra i quali “ la Gorna “ abitato per diverso tempo con la moglie Bettina, i 5 figli, ora per loro conto con le rispettive famiglie, nonni di 3 nipotini e uno in arrivo…..
Non mi sono ancora fermato da quando ho iniziato nel 2019 dopo un intervento per il pericolo di “ morte “ con altri 5 interventi chirurgici e 7 mesi di chemioterapia e 2 anni di pandemia, tempo che mi ha permesso di scrivere con poesia e riflessioni dopo l’ascolto della Parola e la lettura della realtà….
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi sono innamorato del tempo di silenzio, di buio e di possibilità di ascolto di ciò che vive nel cuore nella coscienza e dell’anima (lo Spirito che abita il nostro corpo), tempo non disturbato da altri rumori, da altre e tante parole tante volte inutile se non dette con cuore
Libero di scrivere senza condizionamenti del tempo passato o espressioni copiate perché il presente è sempre nuovo e legato al futuro…
Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono per lo più la natura, umana vegetale animale,
poi c’è la espressione di un divino che è piano piano espressione
di un mistero che si rivela, si rivela
attraverso la Parola il Pane e la Pace,
espressione dell’amare per amore,
noi espressione di una storia che va scrivendosi…
Perché è nata la sua opera?
Il desiderio di comunicare e sentire l’altro
che comunica o ha spazio libero per comunicare….
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Formato da una famiglia contadina che nel rispetto della terra calpestata,
ha potuto vivere e produrre colture per il bene di un contesto vicino e lontano
in un lavoro per ogni uomo bisognoso di cibo,
Ora cuntadin ad na volta, ho imparato a coltivare cultura
per se’ e per gli altri, contesto sociale divenuto da espressione
contadina a espressione industriale commerciale non perdendo
l’animo contadino…..
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Non è evasione, né confusione di parole ma collegamento
intimo fra realtà diverse disposte a convivere….
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Parecchio, anche se velato per il rispetto
della storia altrui….
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Chi mi ha aiutato a guarire dal male del corpo, mi ha curato con
dedizione e passione impagabile,
chi ho incontrato e incontro sulla strada della Vita,
nel corso di una storia che non è solo passato
essendo presente che diviene futuro….
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sono tanti perché prima del libro scrivo
messaggi quotidiani, poesie, riflessioni
e ciò che vive in me….
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non so ancora cosa sia faccio fatica a
capire i mezzi di oggi, che non devono
togliere la “diretta “al comunicare….
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non lo so, se manca, le mani e il cuore….