Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Firenze da genitori napoletani ed ho vissuto a Napoli la mia vita. La mia passione, il calcio giocato, mi ha spinto a fare il calciatore professionista nel Napoli e altre squadre.
Poi dirigente di alcune aziende ed infine a 70 anni pensionato. Ho cominciato a scrivere 4 anni fa a 83 anni un libro autobiografico per l'esigenza di far conoscere ai miei figli, Bruno e Roberta, quello che non sapevano del loro papà nel bene e nel male. Così è nato il primo libro "Amarcord e Nun M'arricord " cui hanno fatto seguito altri cinque libri. Mi è sempre piaciuto scrivere e sull'abbrivio del primo, ho proseguito...
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso, quando inizio una storia, dedico ad essa tutto il tempo possibile e la continuità necessaria a non perdere il filo del racconto.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Senza dubbio Louis Ferdinand Celine e il suo modo di scrivere, incalzante senza respiro, dei cinque puntini sospensivi, oltre ai contenuti letterari delle sue opere di gran pregio come “Il ponte di Londra" e "Bagattelle per un massacro "
Perché è nata la sua opera?
Mi ha sempre incuriosito la disponibilità delle persone, uomini e donne, a raccontare di sé ogni cosa, una volta seduti nel salone del barbiere o della parrucchiera.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Più che il contesto sociale, gli studi classici ed in particolare l'interesse e la curiosità di conoscenza della lingua italiana …avevo oltre allo Zingarelli altri due dizionari, uno dei sinonimi e contrari, l’altro etimologico.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Può essere entrambe le cose, a seconda delle persone e dei momenti della vita, mai uguali.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In tutti i libri, che ho scritto, c'è sempre qualche riferimento al mio modo di essere. Nel barbiere, Herbert il suo amore per la giustizia ne riflette un aspetto non marginale.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si la mia compagna, che mi ha" spinto" ed aiutato a farlo.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Naturalmente a lei, che ha trasferito sul computer ciò che avevo scritto, a penna, su di un quaderno. Si perché' tutti i libri li ho scritti a penna su quaderni, provenendo da un altro secolo, dove non esistevano computer.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Premetto che, personalmente, preferisco leggere e avere un contatto con la carta. Le pagine che scorrono, danno una "fisicità " alla storia che ti sembra di toccare con mano. L'ebook è certamente al passo con i tempi e la tecnologia odierna.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un modo comodo per non stancare la vista e per non impegnarsi. Un modo passivo di partecipare. In linea con i tempi attuali.