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BookSprint Edizioni Blog

13 Set
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Intervista all'autore - Salvatore Castellano -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Meta (NA) e li ‘sono cresciuto, alle pendici dei monti Lattari, in vico Olivari che, stretto, si inerpica tra il profumo degli aranceti, uliveti e limoneti tra un silenzio, un sollievo spirituale che ti dà la Vera Pace e dove sembra di stare in contatto con il Creatore.
Qui ho vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima fase da adulto, vivendo prima con la saggezza dei nonni, poi con la passione per lo studio e con particolare amore verso il mondo classico, arricchendomi e maturando con esso e con i sacrifici e le sofferenze dei miei genitori, modesti lavoratori dai tanti sacrifici, ma tanto ricchi interiormente da amarsi tanto superando così ogni ristrettezza e ogni tipo di dolore, persino la fame, attraverso il loro amore. Qui ho frequentato una associazione cattolica che, con le riunioni multidisciplinari fatte con professori universitari, mi hanno arricchito sempre di più fino al punto di intervenire in tali riunioni e dire la mia opinione che trovava sempre encomi da parte dei vari professori universitari specializzati in medicina, in etica e morale, in filosofia, psicologia e sociologia. Qui ho poi frequentato la facoltà di giurisprudenza seguendo i corsi a Napoli dove mi sono laureato. Poco dopo però mi sono pentito ed ho capito il mio errore. Dovevo laurearmi in lettere e filosofia perché il mio amore era ed è per le lettere umanistiche, per le quali già da giovane liceale facevo doposcuola ad alunni di scuola media rimandati con il 4 ed a settembre promossi con il 7, ricevendo per questo encomi e ringraziamenti dai professori di scuola media di Metà.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere due grandi libri e di rileggerli più volte. I promessi sposi, capolavoro del romanticismo con i valori e sentimenti e debolezze e fragilità e autentica fede in Dio da parte di molti, con le eccezioni bigottistiche di alcuni personaggi, cristiani per interessi o per paura come don Abbondio, o veri e fervorosi cristiani come Renzo e Lucia e frate Cristoforo. Personaggi tutti che ricalcano bene anche la parte realistica del Manzoni attento alle difficoltà del periodo, alle invasioni, alle guerre e alla peste di quel periodo che, in prospettiva futuristica anticipano altri eventi simili avvenuti nel Risorgimento fino ad oggi con il covid, dimostrandoci che la forma tecnologica può cambiare, ma l 'interiorità umana è sempre la stessa in un conflitto tra bene e male. Poi consiglierei la divina commedia. Questa opera meravigliosa ma tanta vicina nei contenuti al Vecchio ed al Nuovo testamento tanto da sembrare e forse farci credere che veramente Dante abbia fatto un viaggio trascendentale, entrando nella Eternità Divina e scoprendo con mano le realtà autentiche della crudeltà infernale, dell’addolcimento purgativo e dell'estasi paradisiaca al cospetto della grande Luce del Creatore, da cui la perfezione e l'armonia ineguagliabile della Creazione. Ed infine consiglierei altri testi come "Il vecchio ed il mare" oppure "I Malavoglia" di Verga, romanzi sempre attuali, di grande riflessione, meditazione, arricchimento ed insegnamento di principi e virtù come il sacrificio, l'umiltà', il lavoro, la fede, la pazienza, la sopportazione, la perseveranza e l'accoglimento delle sofferenze per creare ponti di condivisione tra tutti ed aiuti e doni tra tutti e non egoismi individualismi, barriere, guerre, distruzioni così come è oggi. Imparare ad essere l'uno nell'altro con reciprocità, dove anche l'amore fisico diventa una estasi per i cuori che si donano e non per i genitali. Dove si impara ad amare i figli, i bambini e curarli tanto prima con il cuore sapendo leggere gli insegnamenti che essi ci danno per farci essere e comportarci tutti da veri cristiani in una unica famiglia di comunione tra noi e Cristo.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono nettamente contrario alla tecnologia che fa perdere entità alla persona rendendola una umanoide asentimentale, fredda e poi più scadente e meno duratura della persona ,giacche tale tecnologia è fatta per commercialità, per arricchimento, per fare perdere la dignità alla persona che diventa un copia e incolla per imitare l 'altro in modo tale da perdere ogni principio morale e divenire personalità sdoppiate, patologiche, psicotiche, frustate, deviate con il delirio di onnipotenza divina. Restiamo invece persone umane accettando i nostri difetti umani e cercando insieme con i nostri sacrifici di migliorarci. E la lettura di un libro cartaceo ed il suo profumo di carta ci accompagni sempre e ci dia la possibilità di riprenderlo sempre per scoprire nuovi insegnamenti.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura per me è solo un amore ben ponderato arricchito e da arricchirsi nel tempo ed essere strumento di vera crescita. Dunque, per me, non può essere scrittura le frivolezze, le stupide leggerezze che purtroppo invadono il mondo e sono seguite tanto. Ed i risultati poi si vedono con le droghe, alcolismo, la prostituzione, gli omicidi, le delinquenze associate e con le leggi che permettono ai delinquenti di essere galantuomo e le persone perbene perseguitati. Tutto ciò perché la scrittura di oggi deve essere commerciale e fonte di grandi guadagni e non propulsiva di sani valori ed autentica cultura interiore oggettiva che prende giustizia, equilibrio, armonia da questo meraviglioso Creato di insegnamento che Dio ci ha donato.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'amore che ho per Cristo ed il credere fortemente per fede e per ragione, attraverso meditazione profonda dei suoi segni, che Egli esiste ed Egli vuole salvare tutti i suoi figli con L'Amore che ci ha mostrato con Cristo presente in mezzo a noi fisicamente in quei tempi e con Cristo presente ancora tra noi con segni tangibili che la nostra imbecillità non è capace di cogliere e dunque accogliere. La spinta viene da quell'"Amatevi gli uni e gli altri". Impossibile per i voluti deficienti amanti di propria onnipotenza, ma facile per chi sa veramente amare accettando le proprie sofferenze e fragilità facendo dicesse un continuo trampolino di lancio per arrivare lassù.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Vorrei che i lettori leggessero questi tipi di libri che affrontassero tali meditazioni intimistiche e capissero che esse sono le vere concretezze di questa nostra vita. Nello stesso tempo sono però molto addolorato giacche ora, razionalmente, mi sembra tutto irreversibile. Ma se non ci fosse una piccola fiammella accesa "La Speranza", la mia vita sarebbe già morta ed oggi sarei un morto vivente in cammino. Ed invece cerco ancora di "servire", dire per trovare dei fratelli che come me sono figli del più tenero dei Padri.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È sempre stata una mia grande passione che, maturando, arricchendomi, è divenuto un fuoco ardente nel mio cuore che vorrei donare a tutti.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si, due episodi. Il primo la mia vita con i nonni, le mie marachelle con i nonni, le risate che mi facevano fare, ma anche le carezze e la saggezza che mi hanno inculcato con la loro vita da vecchi sempre innamorati, sempre dediti l'uno all'altra. Ed ancora oggi io li vivo presenti nel mio cuore. Il secondo è la nascita della mia secondogenita la quale, pur nascendo con problematiche mentali, all'inizio mi ha dato gioia nel poterla curare e prestare a lei tutta la mia dedizione, giocando e ridendo con lei, anche se poi tutto è mutato in sofferenza per avermela strappata e rinchiusa in casa famiglia.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Alcune volte si perché penso ed ho le prove che nessuno lo legga come è avvenuto per altri miei libri, giacche oggi l'umanità è una cloaca. Io amo tanto e soffro, ma sono anche tanto realista e non mi piace l'ipocrisia ed il pietismo consolatore che non cambia la realtà.
 
Il suo autore del passato preferito?
Sono tanti: Eschilo, Socrate, Platone Aristotele, Leibnitz, Kant, Schopenhauer, Carducci, Pascoli, Verga, Manzoni, Shakespeare, Milton, Pirandello, Leopardi, Ungaretti, Freud, Anna Frank ecc.ecc.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come già detto ho una opinione contraria a questa tipologia di lettura che spesso avviene fra il frastuono, le distrazioni non creando quella intimità tra il lettore ed il libro.

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