Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e crescita a Pisa. Insegno filosofia, disciplina che ritengo indispensabile per affrontare la vita in modo costruttivo e critico.
La nostra esistenza è imprevedibile, variabili inaspettate ci portano spesso a modificare i nostri calcoli esistenziali. Amo ripetere "la vita è un'equazione imperfetta"
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei "Il mondo di Sofia" un romanzo che attraverso il pensiero dei più grandi filosofi porta il lettore e le lettrici ad una riflessione introspettiva, nello stesso tempo avvincente e per certi versi divertente
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
L’ebook può essere un'alternativa funzionale e comoda, ma amo il cartaceo. Tatto e olfatto giocano a favore. Sfogliare le pagine, lasciare quella piega come segnalibro, infilare fra le pagine un fiore raccolto, un biglietto e ritrovarlo proprio in quel libro dopo anni non ha prezzo
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è un colpo di fulmine, un caos a volte calmo altre volte inquieto e tempestoso, ma resta sempre un caos. La scrittura nasce da un vortice informe di pensieri.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La spinta è nata da alcune domande. "A che posto mettiamo il denaro nella graduatoria della nostra esistenza?" "Il rapporto che abbiamo con il denaro ci rappresenta?" "Siamo cicale o formiche?" Le storie di Gustavo, Ida, Franca, il ragionier Berni, l'avvocato Fabbrini, Marilù, il vecchio Arrigo perso nei rimpianti ci raccontano spaccati di vita di chi ha navigato con il denaro al timone.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Ricchezza e denaro non devono fare di noi degli schiavi, accumulare finanze non deve essere un'ossessione e il denaro non deve diventare un modo per classificare la nostra vita. Il "giusto mezzo" ci deve orientare verso un equilibrio.
In una società dove il conto in banca spesso definisce l'immagine cerchiamo altrove il nostro "IO SONO"
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura per me è sempre stata una forma di catarsi, in seguito ne ho preso la consapevolezza necessaria per lasciare che una parte di me si sovrapponesse alla fantasia e all'immaginazione
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un momento particolarmente significativo ed emozionante è stata la lettera che il vecchio Arrigo scrive alla nipote Marilù. Non nascondo che mi sono emozionata tantissimo. Il denaro e la ricchezza hanno un grande potere, a volte quello di dividere e allontanare gli affetti.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, è un piccolo manualetto nato per il desiderio di ridimensionare "il dio denaro"
Il suo autore del passato preferito?
Forse sono monotona, ma amo i filosofi e rielaborare il loro pensiero. Ultimamente ho letto "Elogio all'imperfezione" della Levi Montalcini e l'ho trovato stupendo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente un ottimo strumento, anche se il libro resta "IL LIBRO"