Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

02 Set
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Robert Shkurti -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Robert Shkurti, sono nato a Durazzo in Albania nel mese di novembre del 1962. Sin da piccolo avevo un certo interesse per la letteratura e sono cresciuto nutrendo un amore per i libri.
Mi affiora il ricordo di quando già in terza elementare, mi iscrissi alla biblioteca della mia città e da allora per tanti anni sono stato un assiduo lettore e, membro della biblioteca. In quell'epoca i miei genitori non avevano possibilità di avere una biblioteca in casa ed io optai per la scelta di frequentare la biblioteca iscrivendomi già in tenera età. Da adolescente cominciai a scrivere poesie e racconti brevi, senza provare mai a pubblicarli. Sono rimasti sogni nel cassetto, durante l'adolescenza e fine all'età di venticinque anni ho tenuto un diario.
Sono venuto in Italia nel marzo del 1997 insieme con la famiglia, moglie con un bimbo nel grembo e due figlie di otto e quattro anni. Siamo sbarcati con una carretta del mare come maggior parte degli albanesi immigrati. Direi che sono stato fortunato, subito dopo l'arrivo ho trovato alloggio grazie anche al Comune di Reggio Emilia, Comune nel quale risiedo. Ho avuto delle difficoltà in merito il lavoro, all'inizio ho lavorato in edilizia e con il passare del tempo trovai un altro lavoro, fui assunto in una azienda metalmeccanica dove ancora oggi continuo a lavorare, perché In Albania ho conseguito il diploma di perito meccanico.
Per quanto riguarda l'ultima parte della domanda, posso dire che quel sogno della mia gioventù è diventato realtà in Italia nel 2010 ho pubblicato il primo libro, una raccolta di racconti intitolato "Sotto il cielo delle aquile" pubblicato dalla casa editrice "Albatros" il File. Erano racconti scritti negli anni, in lingua albanese e poi tradotti in italiano. Storie reali accadute in Albania durante e dopo la dittatura. La pubblicazione del primo libro mi ha infuso coraggio e fiducia per continuare questa bellissima avventura letteraria. Durante questi quattordici anni dalla prima pubblicazione, non mi sono più fermato e continuo a scrivere. In seguito ho pubblicato in lingua albanese cinque romanzi, due tradotti in italiano e quattro libri di poesie, in cui due libri di poesie Haiku. Inoltre, due libri di poesie sono tradotti in lingua romena. Prestissimo sarà pubblicato in inglese da casa editrice "Aletti Editore" un libro di poesie, tradotto dall'Istituto Alti Studi Carlo Bo di Bologna, intitolato "Nostalgia del mare". "Follia d'amore" è il quarto libro in italiano.
Da tanti anni, faccio parte all'Associazione Scrittori Reggiani.
Devo sottolineare che il "titolo" scrittore è una parola grossa, non tutti quelli che scrivono si possono definire tali. Non pretendo di essere uno scrittore, ma sono uno che scrive quello che vedo e sento dentro di me.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dal quando sono in Italia, lavorando nella ditta di metalmeccanica, ho la possibilità di lavorare con due turni, che mi ha permesso di gestire bene il tempo che dedico alla scrittura, il miglior momento che dedico alla scrittura è durante la mattina, dalle nove a mezzogiorno. Ci sono dei fattori importanti, il corpo è rilassato, il cervello è fresco e certe volte anche l'ispirazione è più grande. Mi bastano due o tre pagine scritte al giorno per essere soddisfatto. Penso che chiunque scrive, scrivendo ogni giorno due pagine, alla fine dell'anno produce settecentotrenta pagine, che vuol dire due libri ben messi. Però mi capita di scrivere anche di pomeriggio o di sera, nei posti diversi, prendendo appunti, per esempio al mare o durante i viaggi.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Direi Paolo Coelho. Ho letto tanti dei sui libri e mi sono piaciuti. Ha uno stile scorrevole che mi attrae.
 
Perché è nata la sua opera?
Questa opera è nata come conseguenza di un lavoro di alcuni anni. Questi racconti non sono scritti in un mese o in un anno. Sono stati scritti in momenti diversi. Pian piano, racconto dopo racconto, il libro ha preso forma e ho deciso di pubblicarlo, con la buona intenzione di far sapere alla gente certe storie, anche inimmaginabile.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito tanto. Il contesto sociale in cui ho vissuto e vivo ha un peso importante. La mia prosa ed una parte delle poesie prendono spunto proprio da questo contesto, essendo legate in modo inseparabile una dall'altra.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me non è un’evasione della realtà, è un modo per raccontare la realtà. I miei libri riflettono la realtà del passato e quello odierno. La mia narrazione è basata su questo fattore. Io voglio essere credibile, tangibile ed emozionare con le storie che scrivo attraverso il racconto. Voglio che la gente possa riflettere, traendo lezione da quello che è emerso dalla storia raccontata.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
A questa domanda, rispondo dicendo che rappresenta tanta di me e della mia gente; parenti, paesani, amici, sia italiani che albanesi nella mia narrativa, comprese tutte le mie tappe della vita, cominciando dall'infanzia, gioventù, e a tutto oggi che comincio avere superato gli anta...
Lo scrittore Remy de Gourmond disse: "Non ci sono libri migliori di quelli in cui uno scrittore si mostra nella confessione della condotta dei suoi compatrioti", mentre lo scrittore Milan Kundera ha un detto: "Ogni scrittore beve acqua nel suo pozzo". In questo caso anch'io ho riempito il secchio d'acqua dei miei ricordi nel mio pozzo. Penso che ai lettori piacciono le storie vere e soprattutto quelli che ricordano il passato.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
In particolare non c'è stato nessuno con un ruolo fondamentale, però una parte di questi racconti ha preso spunto dai ricordi passati e quelli di adesso. Forse un ruolo poco visibile lo ha mia moglie che in certi racconti e poesie è nascosta fra le righe. Ribadisco, che questo libro è nato come desiderio per far raccontare alla gente comune storie sofferte, e vite vissute.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Quando finisco di scrivere una storia o un romanzo, la prima persona a leggerlo è mia moglie. In seguito passo il materiale ad alcuni amici appassionati della letteratura per darmi pensieri e idee sul lavoro svolto. È così che ottengo le mie prime impressioni su ciò che ho scritto. La loro opinione per me è molto importante, perché è un test per il lettore. Certe volte mi è capitato di passare il materiale anche a miei colleghi che scrivono, però agli altri non glielo consiglio.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Lo sviluppo tecnologico odierno con passi enormi, diciamo che sta mettendo in difficoltà il libro cartaceo, il che significa che la letteratura può essere fruita più facilmente attraverso l'ebook. Resto comunque del parere che il fascino del libro cartaceo non ha eguali, sono innamorato del libro e del suo profumo quando sfoglio le sue pagine, posso dire che il libro non morirà mai. Sicuramente non avrà un ruolo primario.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso in modo positivo, che è una buona cosa, piacevole, rilassante e non impegnativo, perché la voce dello speaker può essere ascoltata in qualsiasi momento; durante un viaggio in macchina, sulla nave o sull'aereo. Per certe persone e soprattutto di quelli di una certa età è molto utile per non sforzare la visione. Sicuramente sono due cose diverse leggere e ascoltare il libro letto da qualcun'altro. Penso che leggere sia un esercizio che abitua la mente a riflettere e aiutare la memoria a non dimenticare.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 


Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)