Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a e cresciuto in un centro del padovano nella povertà assoluta. In famiglia io e i miei fratellini finimmo in collegio, il più anziano a Torino, io a Roma, e il più giovane a Napoli. La mamma, vedova, rimase sola.
Al ritorno a casa cominciai a lavorare assiduamente, e nei periodi di ferie mi recavo in viaggio nei Paesi d’Europa e più tardi in Asia, a contatto con un mondo completamente diverso. Ho lavorato molto a lungo nel sociale e in politica come civico, combattendo apertamente le istituzioni malate e corrotte, in particolare contro i Partiti e la Magistratura. In età avanzata ho aumentato sensibilmente i viaggi, stabilendomi per lungo tempo nelle Regioni dell’Asia e facendo esperienze che cambiarono alquanto il mio pensiero e radicalmente il percorso della mia esistenza.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
La domanda così posta mi sembra molto riduttiva. Un libro difficilmente può incidere sulla formazione di un adolescente, considerando anche i lunghi anni che compongono l’adolescenza. Parlerei piuttosto di una serie di libri che richiamino i valori autentici della vita sociale e civile. E per questo, a mio avviso, bisogna andare un po' indietro nel tempo, precisamente quando gli autori descrivevano realisticamente la vita delle famiglie, gli affetti familiari, l’atrocità delle guerre, il rispetto e l’aiuto reciproco tra le persone.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Pur riconoscendo la praticità dell’ebook e dell’audiolibro per gli amanti della lettura = che non sono molti - ritengo che le nuove modalità di stampa favoriscano una perdita di memoria storica che aumenterà sempre più nel tempo. Il cartaceo è sempre lì, visibile, imperdibile; pare farti l’invito ad aprirlo. A mio avviso il cartaceo è e rimarrà sempre la colonna portante della memoria storica e della cultura di un popolo.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È un po’ di tutto questo. Il colpo di fulmine è stato al primo libro di sport da me scritto molti anni orsono, a seguito dell’incontro e dell’amicizia coltivata per lungo tempo con il grande campione di ciclismo Gino Bartali. I successivi libri sono derivati da un amore ponderato, a causa della passione per la storia e per lo sport, non trascurando quella per i romanzi d’amore, cavallereschi, e d’avventura.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Per la scrittura del romanzo ho osservato a lungo la progressiva maturazione di una giovane donna che attraverso mille difficoltà e peripezie d’ogni genere riuscì a raggiungere un grande successo nella vita lavorativa e nell’ambito della società. Ho cullato sempre grande ammirazione per lei, fantasticando anche di vivere assieme e abbandonando poi definitivamente il sogno che cullavo dentro di me. Ma l’amore, la stima e la considerazione per le qualità delle donne in genere, per il loro spirito di sacrificio, la caparbietà, l’ambizione, la pazienza, l’adattamento alle situazioni più difficili, il culto alla propria persona, la dedizione ai figli e alla famiglia li ho portati sempre con me. Le donne non sono esenti da difetti, che anzi spesso sono numerosi, ma ciò non toglie valore alle loro prerogative citate più sopra.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
L’importanza dell’educazione e della formazione individuale, dell’onore, del rispetto, del sacrificio e della lotta per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso completa coscienza nel corso della vita, dopo la pubblicazione del libro di ciclismo, in età matura.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
L’ammirazione per le donne che, nonostante le numerose avversità della vita, riescono a realizzarsi. Null’altro.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai, assolutamente.
Il suo autore del passato preferito?
Giovanni Verga
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Favorirà sicuramente gli amanti della ricerca e della lettura, ma non arriverà facilmente alle masse; oggi esse non sono in grado di approfittare dell’opportunità loro offerta.