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13 Giu
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Intervista all'autore - Nicole Crescente -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere significa dare un corpo ai miei pensieri, renderli vivi.
Quando scrivo provo libertà, riesco a vivere le emozioni concretamente.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi che il mio libro si concentra esclusivamente sulla mia vita reale.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere questo libro ha significato dare una seconda possibilità a me e un po’ di speranza al prossimo.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
È stato molto semplice la scelta del titolo.
Al termine dell’opera mi sono chiesta cosa volessi lasciare agli altri con essa e mi sono risposta “me stessa” e da questo è nato il titolo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei sicuramente un’opera di Giacomo Leopardi perché da quando ne ho memoria mi ha sempre dato ispirazione e mi ha sempre fatto sentire un po’ meno sola
 
Ebook o cartaceo?
Su questo non ho dubbi: cartaceo!
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non so ancora se questa mia passione diventerà la mia carriera, so solo che il mio sogno di scrivere un libro lo conservo da quando sono piccola.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro è nato a scopo terapeutico.
Il mio psicologo mi consigliò di scrivere le mie emozioni su un diario e io decisi di trasformarle in poesie.
Mi ricordo che la prima poesia che scrissi fu realizzata quando mi trovai in macchina e vedendo una foglia cadere mi sono sentii un po’ come essa, come l’autunno
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Ho sempre creduto che la felicità fosse una meta irraggiungibile all’essere umano, invece quando il mio lavoro ha preso corpo ed è diventato un vero libro l’emozione che ho provato è stata proprio di felicità.
Inoltre mi sono sentita molto soddisfatta e orgogliosa di me stessa.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia mamma.
Lei ha seguito passo dopo passo la creazione del mio libro e non potrei essere più fiera di quando io già sia.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l’’audiolibro sia una risorsa.
Dà la possibilità ai non vedenti di immergersi in una nuova dimensione e può anche offrire una magica esperienza a chi è alle prime armi con il mondo dei libri

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