2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace scrivere di sera quando sono solo, con la radio accesa con la musica degli anni 60-70 con un volume basso che fa da sottofondo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Andrea Camilleri: che ha una fantasia veramente fervida.
4. Perché è nata la sua opera?
Come ho accennato prima principalmente per passare il tempo, poi per provare a me stesso che potevo anche riuscire a raccontare qualcosa.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi che mi ha aiutato molto la descrizione di certe situazioni, inerenti a luoghi e ambienti che ho praticato nell'ambito del mio lavoro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Penso che si possa dire che rispecchia tutte e due le cose.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Qualche cosa, magari dei particolari tecnici e la descrizione di qualche luogo che ho effettivamente visitato, per il resto molto poco.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, tanto è vero che non lo sapeva nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia figlia, che è rimasta sorpresa e meravigliata della storia che avevo raccontato, ed è stata lei a consigliarmi di contattare un editore.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo si, perché per me il libro è di carta, mi piace sentire il suo odore mentre lo leggo e sfoglio le pagine.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una cosa bella ed interessante, specialmente per alcune persone.