Un'epopea cavalleresca, una storia d'amore, una fiaba che vuole insegnare. Può un solo uomo cambiare il destino di un mondo intero? E qual è il ruolo nella storia di Cornelius? Arriva in libreria "Cornelius il Templare, Miserer mei, deus", il nuovo romanzo storico di Umberto Cornelli. Il volume, pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni, vuole trasmettere un messaggio di fondo da condividere e diffondere in un momento purtroppo infelice per l'umanità: la violenza è inutile! In qualsiasi sua forma e in qualsiasi momento.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho 71 anni e sono ancora membro (emerito) della Loyola University School of Medicine di Chicago anche se tuttora molto attivo nell’ambito della Farmacologia Clinica. Questo significa che continuo a studiare nuove entità terapeutiche, quindi sono concentrato su questo settore della medicina. Gli studi mi portano poi a pubblicare i risultati delle ricerche su riviste scientifiche. A questo si aggiunge la necessità di raccogliere in libri le mie idee, per divulgarle alla comunità scientifica, quindi di scrivere. In breve, ho l’abitudine a cercare di comprendere, per poi poter spiegare, che infine è il compito di qualsiasi professore.