Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è sempre stato come respirare. Non potevo farne a meno.
Come per scherzo ho scritto sul social a cui sono iscritto, ho imparato prima a scrivere che a leggere.
Ho creduto che fosse l'unico modo per dimostrare la mia esistenza quando sembrava che tutto volesse farmi credere che ero inutile e persino dannoso.
È stato un grido di dolore e di rabbia feroce, spesso inascoltato.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Essenzialmente posso dire che non ho dovuto inventare niente, ma confesso che mi sono avvalso delle prerogative che hanno gli scrittori di servirsi di metafore per incuriosire il lettore: sì perché ogni scrittore ha la voglia e la necessità di venir letto.
Ogni scrittore è, anche se inconsapevolmente, narcisista.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Come ho già accennato, è un grido di dolore e forse l'illusione che le qualità che mi sono attribuito riguardo alla passione per la letteratura, il rispetto e l'apprezzamento della figura femminile, lo smisurato amore per tutti gli animali, possa essere di stimolo affinché tali valori vengano condivisi.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non ho mai avuto alcun dubbio.
Penso realmente che la prima metà della mia vita sia stata una indecenza.
Grazie all'amore della mia attuale compagna ho avuto la possibilità di conquistare una esistenza di cui non dovermi vergognare.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Forse ancora non si è capito?
Io amo TUTTA la letteratura.
Certamente ho i miei preferiti, ma devo dire che tali preferenze sono mutate nel corso degli anni e nel corso della mia crescita.
In una isola deserta vorrei portare per intero una grande biblioteca.
Ebook o cartaceo?
Sono un uomo anziano. Cresciuto senza telefonini e senza computer.
Ho comprato libri di carta, li ho annusato, li ho accarezzati, li ho custoditi gelosamente per poterli consultare in qualsiasi momento.
È evidente la mia risposta.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non considero la scrittura una carriera.
Ben pochi sono gli scrittori che nel passato e attualmente possano vivere dei provenienti dei loro scritti.
Personalmente ho deciso di scrivere per i motivi che ho accennato in precedenza.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho pensato che questa sarebbe stata la mia ultima opera, in considerazione della mia età.
In precedenza ho scritto per me stesso e pochi intimi, tenendo i libri nei cassetti, deluso di quello che è accaduto nelle esperienze passate.
Avendo fatto leggere a molti amici e parenti quest'ultima opera, ho notato un interesse quasi entusiastico e in tanti mi hanno esortato a tentare una ultima volta a pubblicarla.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Inutile negarlo. È una emozione. Un libro, per l'autore, si può paragonare ad un figlio, una creatura che hai generato.
Poi pensi che questa creatura deve crescere in salute ed in benessere.
E qui comincia il difficile.
Ma io sono un inguaribile ottimista e voglio crederci.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Chi poteva essere se non mia moglie?
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Tutto ciò che può contribuire alla diffusione della lettura è ben accetto.
Ho l'illusione che una persona istruita difficilmente possa essere malvagia. Vi prego: non toglietemela!
