La trama. Sileno è un attore di teatro. Da tempo, però, la sua compagnia e la sua vita gli sembrano vuote, piatte, monotone. Anche nei rapporti interpersonali, con i colleghi e le colleghe, non trova nulla più che piattezza e, cogliendo al volo l'opportunità datagli da un corso di computer e programmazione, comunica al direttore la voglia impellente e definitiva di tagliare col teatro, cambiare aria e aprire un'agenzia informatica che offra consigli ai giovani sbandati, con idee poco chiare, per sfondare nel mondo reale.
Ma il direttore è stranamente colpito dal modo di essere si Sileno e non vuole arrendersi a vederlo andar via. Dopo il periodo di lancio della sua nuova attività, però, Sileno si rende conto che le cose non stanno andando come dovrebbero ed è costretto a rinunciare al suo sogno, rifugiandosi a casa di Ada, sua ex collega di teatro e amica. Ma la convivenza non è semplice e la mente di Sileno, bloccata dai pensieri, inizia a vacillare. Riuscirà l'ex attore a trovare la sua via nel mondo? Sarà ancora una volta il teatro a offrirgli una possibilità? Potrà il direttore aiutarlo in questo difficile cammino?
In un intreccio fatto di riflessioni, pensieri e ipotesi sul significato della vita e di ogni singola azione, la vicenda si dipana nelle 236 pagine dell'opera, catapultando il lettore sul palco della vita, dove la scena che è in programmazione si rinnova quotidianamente nell'esistenza di ogni individuo, alla ricerca dei pilastri, dei punti cardine su cui fondare le basi della propria vita.
Nato a Bari, Saverio Capozzi attualmente vive a Roma svolgendo le professioni di psicologo, ma soprattutto di regista e autore teatrale e sceneggiature. Collabora con l'organizzazione internazionale "Museum With no Frontiers", ma nonostante ciò trova il tempo anche per dedicarsi alla sua altre grande passione, la scrittura, e siamo certi che "Fra cinque minuti in scena" abbia tutti gli elementi utili in grado di trasformare quest'opera in un romanzo di successo.