Lidia 1 e Lidia 2: nonna e nipote, appunto. La prima nata nel 1926 a Parma e vissuta a Meta di Sorrento; la seconda nata a Sorrento settant’anni dopo e residente a Vercelli. Le due autrici si passano il testimone attraverso questo ponte letterario fatto di lettere e pagine di diario, nel quale vengono raccontati gli entusiasmi giovanili, i sogni, le spensieratezze, gli affetti, i tumulti e i sentimenti di una ragazza di buona famiglia, Gaia, che viene mandata in vacanza al mare ad Agropoli come premio per aver conseguito il suo diploma di tecnico commerciale. Non da sola, ovviamente, ma da una zia che gestisce un albergo. È qui che nascono amicizie e vengono poste le radici anche per l’agognato futuro lavorativo.
La storia sarebbe finita qui se non fosse che il diario di Gaia, scritto da Lidia 1, a distanza di tanti anni finisce tra le mani di Lidia 2, sua nipote. Una ragazza, quest’ultima, della stessa età di Gaia la protagonista di quel piacevolissimo diario. E in Lidia 2 nasce «il desiderio di prolungare le vicissitudini di quel gruppetto di ragazze» che insieme a Gaia vissero quella indimenticabile estate al mare. Ecco allora “Ragazze dove siete?â€, la seconda parte del libro scritta da Lidia 2: il seguito del diario di Gaia nel quale si intrecciano di nuovo le fila di quelle giovani speranzose e che si affacciavano alla loro vita da adulte, vivendo insieme altre estati e altri inverni.
Cosa insegna questo godibilissimo intreccio di storie e di vite? Forse la risposta migliore è in queste poche frasi di questi diari ricongiunti: «...Ridevamo e costruivamo milioni di ipotesi nell’aria sopra di noi. Ci guardavamo e annuivamo. Non per qualcosa in particolare, ma semplicemente per la gioia che ci univa in quel momento, mentre camminavamo affiancate lungo il viale sul quale nonostante tutt’intorno il grigiore dell’inverno sembrasse far da padrone, per noi splendeva il sole».