Peter Walkmen è infatti un giovane orfano australiano, un ragazzo che, apparentemente, come tutti gli altri, ha aspirazioni e sogni. Ma Peter non ha mai conosciuto i suoi genitori, morti in un incidente stradale quando era ancora piccolo, e vive con gli zii nel loro appartamento. Ma la zia Gertrude non è proprio accondiscendente e, anzi, i suoi modi di fare da despota e menefreghista aumentano ancor di più il senso di ribellione di Peter, che desidera così trovarsi una propria sistemazione.
L'occasione per farlo è la morte dello zio. Si trasferisce perciò nel ranch della sua ragazza, ma lì accade l'incredibile: si innamorerà della madre, anticonformista e volitiva. Iniziano una serie di esperienze amorose, sessuali, di lavoro e di vita che trasformeranno Peter e il suo modo di vedere le cose e il mondo, in un percorso di iniziazione verso la vita da adulto che però non sarà mai semplice. Diversi lutti, svariate tragedie e gli imprevisti lungo il cammino porteranno Peter su lidi mai esplorati e mai immaginati, alla costante ricerca di se stesso e del proprio ruolo nel mondo.
Davide Grazioli è nato l'11 gennaio del 1968 a Desenzano del Garda, provincia di Brescia. La sua nascita è stata festeggiata con un'abbondante nevicata. Nei primi anni della sua vita ha vissuto a Pozzolengo, diplomandosi in ragioneria all'Istituto Bazoli di Desenzano. Poi ha deciso di seguire le orme del padre, gestendone il negozio di alimentari e gastronomia in quel di Lugana di Sermione. Sin dall'infanzia ha però sviluppato, accanto alla passione per la cucina e l'economia, l'amore per la scrittura, lesinando poesie, pensieri e romanzi.
"La vita di Peter Walkmen" è comunque la sua prima pubblicazione, in cui dimostra di saper mescolare con grazia e maestria l'eros, il pathos, la nostalgia, la vitalità e l'imprevedibilità, fino a giungere ad una sorta di rinascita, in pieno stile "araba fenice", del protagonista. Fatto che rende ancora più unico e imperdibile il libro.