Custoditi e coccolati, i sentimenti più intimi dell’autore trovano espressione nelle numerose poesie che costituiscono la raccolta dall’emblematico titolo “Il volo della vita”.
Con leggerezza, e in alcuni casi non senza l’ironia tipica della sua regione, quello che Mario offre ai lettori è un viaggio lungo il corso di un’esperienza di vita comune eppure singolare. In un alternarsi di luci ed ombre, cioè di momenti rischiarati della speranza di una vita serena e di altri velati dalla nebbia del dramma, Mario racconta il suo vissuto e pesca nel mare dei ricordi più o meno distanti. In una sorta di presentazione di sé, Mario apre la raccolta con la poesia “I miei 65 anni”; è qui che egli fissa, attraverso un fraseggio chiaro cadenzato dal ritmo semplice della rima baciata, i punti fondamentali della sua esistenza: l’appartenenza ad una famiglia semplice ed amorevole, il ritorno al luogo d’origine, l’amore per la donna che gli consente di vivere la più bella delle esperienze: la paternità. E da qui oggi la possibilità di godere dell’affetto di tre meravigliosi nipoti.
«Grande dono di Dio alla vita mia / Chissà perché c’è voluto questo tempo / Per gioire e godere di questo sentimento.» Infine in conclusione della poesia, l’autore sembra consegnare al lettore la sua dichiarazione di intenti: dedicare il proprio tempo alla poesia, concedendosi la facoltà di seguire gli stimoli, alcune volte frivoli, della fantasia. L’essere consapevoli del tempo che passa, dell’età che avanza e del fisico che invecchia, trascina l’autore in un vortice di riflessioni sulla necessità di mantenere la freschezza dello sguardo e dello spirito. Se il tempo lascia i suoi segni sul nostro corpo, non meno importanti sono quelli incisi sull’anima che deve saper accogliere quanto la vita prospetta.