Accostando la propria immagine a quella di un’instancabile lumaca, L’Anonimo percorre, verso dopo verso, un lungo tragitto di emozioni. “Mio di me e l’intorno” è la raccolta di poesie de L’Anonimo e pubblicata dalla casa editrice BookSprint Edizioni (92 pagine).
Espresse con immediatezza, le riflessioni si concretizzano in un verseggiare lineare, breve e disincantato che non lascia sfuggire, pur nell’apparente soggettività dei temi, il valore universale ed oggettivo delle poesie. Questo fraseggio (come lo stesso autore ama definire le sue composizioni) è la materializzazione di un’anima scalfita dai casi della vita: la parola si fa tramite, la penna strumento e i sentimenti diventano il fulcro del suo lavoro.
La graffiante incisività con cui il destino ha intercettato lo svolgersi quieto della sua esistenza ha reso difficile la ripresa del cammino; ma è con determinazione e coraggio (e tempo!) che L’Anonimo continua il suo andare, lento, discreto, anonimo eppure brillante e fulgente al pari della scia tracciata dai gasteropodi.
Intervallate da attimi di prosa funzionale alla completezza del senso delle sue parole, le poesie testimoniano una concezione pessimista della vita. «Saprò mai dire? / Ma prima ancora, / saprò mai pensare?». L’inquietudine della solitudine - che frequentemente accompagna i suoi giorni – emerge con la forza della sincerità. E con una forza altrettanto dirompente è presente in questa raccolta poetica il bagliore luminoso della speranza di poter migliorare e migliorarsi. donare sta l’apertura dell’autore verso l’ignoto.
I toni accesi della passione colorano le pagine del lavoro del nostro autore che, con animo positivo e speranzoso, compie la sua ricerca della felicità e dell’amore domandandosi, in uno dei componimenti, se mai in una notte estiva di stelle cadenti, troverà l’astro a cui indirizzare ed affidare il sogno di una vita felice. «troverò mai la cadente / cui affidare / il sogno della mia vita?»