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22 Mag
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Un uccello beccò il cielo

Un uccello beccò il cielo” (112 pagine, BookSprint Edizioni, versione ebook disponibile) è il romanzo di Leon Marchi. È la storia di Gesù Cristo che torna sulla terra ai giorni nostri, portatore di un nuovo (vecchio?) messaggio d’amore.

Anche se riconosciuto dalle genti dovrà combattere contro lo scetticismo e la non-fede che sembrano essere la reale malattia che affliggela modernità. Si circonda di novelli Apostoli e da Satana in persona che però non risulta più essere l’iconico tentatore biblico che siamo abituati a conoscere quanto un’incarnazione delle paure e delle ipocrisie dell’uomo comune. Il contesto del romanzo è quello della finedel breve pontificato di Giovanni Paolo I e il principio di quello di Giovanni Paolo II. Leon Marchi individua l’inizio de “Il percorso nuovo della Chiesa” in Giovanni XXIII, percorso che vedrà a seguire prima Giovanni Paolo II e poi papa Francesco al cui fianco c’è un mai dimentico (definito “luce vivissima”) Benedetto XVI.  

 Leon Marchi è un autore che ritorna spesso sul tema del cattolicesimo ma che vanta una grande produzione in generale. Ha all’attivo varie raccoltedi poesia: “Anatomia di un amore”, “Attila e Haiku”; romanzi come “Due donne”, “Incontrarsi due volte” e “Schegge di vita”; raccolta di racconti “Quasi un Decamerone”; le piècesPirandello padre”, “Donna Giovanna” e “Lo sperma del demonio” (una continuazione dell’Otello di Shakespeare).  

Che Leon Marchi scriva molto bene si capisce dalle prime righe. Riesce a non appesantire la narrazione, evita qualsiasi eccessodi enfasi religiosa, trasmettendo al contempo il messaggio originario di Gesù con molto valore. C’è anche una presa coscienza della situazione della Chiesa secolarizzata che ha perso la propria fede. Rispetto a ciò però Leon Marchi si rivela quello che è davvero in fondo: un uomo di speranza che crede profondamente in una rinascita della Chiesa attraverso la rivalutazione del ruolo dell’uomo. La visione di Satana è in chiave sociologica: Satana rappresentaun male in noi presente, connaturato e mai del tutto eliminabile ma che bisogna cercare, il più possibile, di allontanare. Rivalutazione dell’uomo e pratica quotidiana dell’Amore di Gesù Cristo. Sono questi alla fine i capisaldi tramite cui l’umanità può giungere ad una nuova vita, i presupposti per quest’ultima rivoluzionaria resurrezione totale

 

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Venerdì, 23 Maggio 2014 | di @

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