Ci si racconta un po’ della propria vita, di quello che si è fatto, delle proprie passioni, Agostino scopre che a Bruno scrivere non piace per nulla, Bruno scopre che Agostino ha già pubblicato un libro “Due storie” (BooksSprint Edizioni, 164 pagine), un racconto sulla storia della famiglia Mandelli durante le due guerre mondiali. Bruno è colpito e chiede all’amico di scrivere, per suo conto, la storia della propria di famiglia. Il nostro autore è un po’ restio: non si sente all’altezza del compito, e fra l’altro Bruno è un figlio illegittimo e il suo passato è oscuro, ha dei parenti in vita ma non ha alcun rapporto con loro. Ma questo non basta a fermare l’entusiasmo. Bruno si mette alla ricerca di documenti sulla storia della propria famiglia negli archivi e nelle parrocchie del Basso Sarca, del Lomaso e delle Giudicarie, ultima zona della sua residenza. Trova moltissimo materiale non solo riguardante la propria ricerca ma anche sulla storia dei trentini durante la IV guerra d’indipendenza, molte memorie di una vita sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico. Così Angelo Mandelli inizia il grande lavoro che noi oggi possiamo leggere con il titolo de “La saga dei Donati” (BookSprint Edizioni, 148 pagine).
Agostino Mandelli nasce 1937, a Riva del Garda. Vive per quasi tutta la sua vita a Torbole sul Garda (una frazione di Riva) lavorando nel panificio di famiglia. Impara il tedesco e il francese “grazie ai turisti”. Oggi è in pensione e dedica il suo tempo libero alla pittura, alla lettura e alla scrittura. Ama la natura e stare all’aria aperta. Vecchio sciatore e cavallerizzo studia un po’ di latino per meglio potersi dedicare alla classificazione animale e vegetale.
“La saga dei Donati” narra due secoli di storia di una famiglia, ma in un contesto di risveglio irredentista trentino e raccontando in parallelo la storia del regno di Sardegna e del Regno d’Italia. Il racconto si conclude con la IV guerra d’indipendenza, con i suoi martiri e le sue tragedie, raccontandoci una storia spesso, troppo spesso, invisibile. Lontano dagli occhi, lontano dalla memoria.