La storia prende spunto dalle macerie della guerra in Kosovo. Un conflitto tra razze, etnie e religioni diverse, costrette a convivere nella stessa regione in nome del principio di autodeterminazione dei popoli. Una convivenza difficile ma non impossibile, come dimostrato dall’amicizia tra Darko, Milan e Petra, di origini serbe, e Lushan, di etnia albanese. Un rapporto fraterno, confidenziale, che supera le barriere della diversità, andando al di là del colore della pelle, del credo religioso, della cultura. Un’amicizia salda che nemmeno l’apartheid imposta dal presidente Milosevic era riuscita a spezzare, ma che si incrina con lo scoppio della guerra tra Serbia e Nato nel 1999.
Nel 2015, dopo diversi anni dalla fine del conflitto e con un Kosovo che finalmente ha ottenuto l’indipendenza trasformandosi in Stato unitario, Darko e Milan, fratelli gemelli, gestiscono l’illegalità a Mitrovica, città del Kosovo del nord, e si trasformano nei famosi “Gemelli Derijdic”, temibili criminali e terroristi. Sfruttando la pochezza e la corruzione di una classe dirigente politica poco attrezzata, che ha portato la nazione allo sbando, ottengono sempre più consensi e, puntando sulla fame di potere e sulla volontà di interrompere le umiliazioni che il proprio popolo ha subito nel corso dei secoli, cercano di trasformare il Kosovo in qualcosa di grandioso. Ma il passato è dietro l’angolo ed è pronto ad interrompere i sogni di gloria dei due fratelli…
Roberto Simonetta nasce a Caulonia, piccola frazione in provincia di Reggio Calabria, nel 1975. Sposato e con due figli, vive sempre in Calabria, a Castrovillari. Ma è da quando si arruola nell’Esercito Italiano (all’età di 20 anni) e inizia a girare il mondo per le svariate missioni di “pace” in Bosnia Erzegovina, Albania, Macedonia e Kosovo, che cresce in lui il desiderio di raccontare realmente ciò che accade in quelle terre. E con questo thriller realizza finalmente il suo sogno.