«Sono nata in una casa freddissima, a fine novembre, e a pochi giorni di vita mi sono presa una polmonite. I miei genitori hanno comprato una delle prime copertine elettriche post-guerra, americana, una sciccheria, per tenermi al caldo. Il materiale doveva essere scadente perché si è incendiata.» È dal racconto delle proprie origini che prende vita la corposa narrazione che corre fluida lungo mezzo secolo di storia, non solo personale. L’infanzia di una bambina non voluta, il peso di una figura materna algida e irraggiungibile (che forse l’ama, seppure in modo anomalo), un padre oppresso dallo sguardo sempre critico di una moglie esigente, e poi la presenza delle sorelle Marina, Lola e Monica sono i presupposti da cui prende vita la personalità della protagonista del romanzo. Nella conflittualità dell’originario nucleo familiare cresce, quasi in balia di se stessa, l’anima di una donna forte e determinata - a sua volta moglie, madre, compagna e amica - testimone di frustrazione, ideali, speranze e amori di un tempo passato e recente. In una carrellata cronologica trovano posto vari ritratti umani che segnano, più o meno indelebilmente, il percorso umano dell’autrice. Nella descrizione delle relazioni amicali sono frequenti i riferimenti alle forme artistiche del periodo in questione: soprattutto cinema e letteratura. E poi l’impegno professionale, in ambito formativo ed infermieristico, spesso ripagato solo con la moneta della riconoscenza. In un modo ricco di grazia l’autrice ci consente l’ingresso nel suo angolo di riflessione; non si legge, da parte sua, la pretesa di farsi paradigma della realtà ma l’invito ad una sentita disponibilità d’ascolto da cui trarre, senza nessuna richiesta d’indulgenza, le nostre conclusioni.
In un contesto che via via sembra ritornare alla povertà del passato, il messaggio vorrebbe arrivare soprattutto alle nuove generazioni che soffrono del senso d’impotenza e della mortificazione della speranza. Maria Grazia Gemelli esorta, quasi con dolcezza materna, al superamento della contraddizione.
Con “Una storia qualunque del Novecento” Maria Grazia Gemelli è alla terza pubblicazione con la casa editrice BookSprint. Di lei, professionista poliedrica impegnata in molteplici ambiti lavorativi, ricordiamo “Pescando nel cinema - E se dio fosse femmina?” e “Chi ha ucciso la gatta? Lo stato nemico” entrambi affidati nel 2010 all’attenta cura della BookSprint Edizioni.