«E se il canto lascia dietro di sé/ una poesia,/ la poesia lascia dietro di sé/ una musica.»
I sentimenti che emergono con prepotente delicatezza sono sentimenti di forza, coraggio, umiltà e grazia. Il lettore si lascia trasportare dall’armonia che trasuda il testo, dalla determinazione che si evince nelle parole di questa poetessa che mai si è arresa alla vita, anzi con una forza di volontà al limite dello straordinario, ha saputo combattere fino a trovare la sua pace. Amante delle lettere tanto da farne oggetto dei suoi studi, fino a diventare insegnante di lettere, Anastasia Deodato coltiva l’esercizio della scrittura dai tempi dell’adolescenza ed infatti in questa silloge si contano testi scritti in tempi ormai passati. Disposti in modo cronologico, la data di scrittura va dal 1967 al 2017, i versi raccontano l’evoluzione psicologica dell’autrice.
Il lettore, curioso corre da una poesia all’altra in rapida successione, con un ritmo veloce accompagnato dallo stile originale di quest’autrice che usa un linguaggio forbito e mutevole, così da esprimere al meglio la sua personalità forte e costante, perché è con la ininterrotta volontà di combattere, senza soccombere alle difficoltà che costellano il cammino di ciascuno di noi, che si può vivere pienamente la vita. Questo è il grande messaggio che l’autrice trasmette ai suoi lettori mediante versi delicati ma vigorosi. All’interno della silloge si conta inoltre un atto di amore verso alla poetessa Emily Dickinson in una lirica che ne esalta tutte le qualità, tra tutti il coraggio di vivere un’esistenza senza maschere. Ed è questo il monito che l’autrice cerca di seguire, vivendo senza maschere e senza avere troppe paure.