Le quasi 300 pagine del libro sanno attirare per numero di fatti narrati e per varietà di avventure e personaggi, ma soprattutto ciò che più intriga di questo testo è la capacità con cui ai temi classici si è saputo aggiungere argomenti di valore umano quali l’amore, l’amicizia, la solidarietà. Come già sottolineato, il romanzo presenta tutte le caratteristiche formali e tematiche del genere a cui appartiene, inclusi ruoli e personaggi; non è un caso dunque che vi siano elfi, nani e altre creature fantastiche ed orchi. Oltre ai personaggi anche la trama è classicamente fantasy e nucleo centrale di tutta la storia è la pericolosità di un medaglione: è da esso che dipende buona parte dell’esito delle avventure dei protagonisti. «Il primo cavaliere si decise a strappare un lembo della camicia, che aveva infilato nelle braghe, quindi asciutto, e arrotolarlo alla mazza di legno, poi con le pietre focaie che tutti avevano in dotazione dentro un sacchetto, creò una fiaccola di fortuna e si inoltrò».
Si individua in questo romanzo una forte carica emotiva da parte dei protagonisti affinché riescano a portare a buon esito la propria missione. Gli argomenti, i protagonisti e lo stile rendono singolare questo testo. Scritto con periodi non troppo lunghi e neppure troppo complessi, Luca Bizzarri fa della semplicità compositiva un punto di forza nella costruzione del testo.
Nato a Correggio, il nostro autore unisce alla passione per la scrittura anche quella per i viaggi, il cinema, i fumetti e lo sport che ha praticato a livello agonistico. Passioni da cui trae forse spunto per le sue creazioni narrative.