Come Pierluigi, anche Giuseppe parte dalla provincia italiana in cerca di avventura. La sua aspirazione è la realizzazione di un sogno: diventare imprenditore. Ma se l’obiettivo di Giuseppe è il raggiungimento di una indipendenza economica, quello dell’autore è fornire il proprio contributo ad una regione geografica in cui domina la povertà. Per questo lascia la sua terra d’origine per trasferirsi in Uganda dove tenterà di portare avanti l’attività di pizzaiolo. La trama, seppure in apparenza assai scarna, è arricchita dalle straordinarie descrizioni che l’autore sa costruire. Descrizione dei luoghi ma soprattutto descrizioni dei numerosi personaggi che affollano il testo; presenze che si riveleranno, nel corso del testo, influenti e determinanti. «L’aereo semivuoto decollò. Tra le nuvole rimuginava. Giuseppe non poteva fallire al controllo visti. Alimentare i sospetti avrebbe portato ad accrescere la possibilità di cadere nuovamente in stato di fermo».
Tra incontri, lavoro, e vicissitudini varie si compie il destino del nostro protagonista; destino che riempie le pagine del romanzo che corrono sotto lo sguardo attento del lettore, incuriosito tanto dalla storia, quanto affascinato da uno stile veloce, e scorrevole.
Appassionante e ben scritto “La vita dentro un arcobaleno” non è la prima opera narrativa di Pierluigi Candelori, nel 2004 infatti è vincitore del primo premio del concorso nazionale di narrativa patrocinato dall’associazione ADMO. Nel 2008 pubblica la sua prima opera inedita dal titolo “L’Africa a pezzi”.