2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il mattino presto. Mi alzo alle 5:30, quando il resto della famiglia dorme. La quiete mi rilassa e trovo facilmente l'ispirazione.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Si tratta di un giornalista/scrittore: Massimo Gramellini.
4. Perché è nata la sua opera?
Il romanzo ha una base di verità, nel senso che ho costruito l'opera basandomi su una storia vera, realmente accaduta e che ha visto il sottoscritto come protagonista. Naturalmente un pizzico di fantasia non guasta.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Credo di avere innato il dono dell'immaginazione, della fantasia. Da sempre ho amato inventare fiabe, storielle. Ringrazio la maestra delle elementari che ha alimentato questa passione che poi è cresciuta gradatamente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Un po' tutt'e due le cose.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Un buon 70%. Mi rifaccio sempre a ciò che vivo e ai miei stati d'animo.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La gente che ho incontrato durante il mio percorso di vita. Non c'è una persona in particolare che è stata centrale per la stesura dell'opera.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Le generazioni cambiano. La tecnologia fa il suo corso. Rispetto il cambiamento ma preferisco l'odore della carta. Adoro sentirne il tatto e la consistenza.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Bisogna leggere. L'ascolto la riservo alla musica.