13 racconti ricolmi di citazioni e riferimenti arcaici che raccontano il prisma dell’anima e dei rapporti in un lirismo complesso e articolato. Cristiana attraverso le sue parole, descrive il senso di smarrimento di chi si ritrova nel mondo a fare i conti con una società arrivista e spietata. Ma i racconti tra le righe celano ricordi del passato, momenti dell’infanzia, traguardi che ha raggiunto con grande soddisfazione ma anche tanto sacrificio.
L’autrice parla della difficoltà di abitare all’estero, di integrarsi con una nuova cultura e imparare una lingua del tutto sconosciuta. Tra le righe descrive il rapporto spesso conflittuale con la madre e quello sporadico con il padre spesso assente per lavoro.
I lettori si troveranno a leggere un album di ricordi dell’infanzia, di luoghi e personaggi lontani che vengono rievocati in fotogrammi da custodire nelle scatole della memoria o in una valigia da portare dietro. La scrittura diventa pertanto un tramite tra la memoria e un attuale e continuo senso di turbamento della protagonista, che non riesce a vivere serenamente il presente e neppure riesce a svincolarsi dal legame con il passato.
Cristiana Aceti classe 1978, attualmente vive e lavora a Milano. Nella sua vita ha viaggiato molto. Giovanissima vince alcuni premi letterari per i suoi scritti aggiudicandosi anche due borse di studio che le permettono di specializzarsi nei suoi studi in Scienze Politiche Internazionali.