La genuinità e l’evocazione della parola sono gli strumenti che usa l’autore per trasmettere delle emozioni. Si tratta di una silloge scritta in età matura pervasa e invasa da un senso di tristezza e di dolore ma mai di rassegnazione perché affida i messaggi che da essa traspirano alle future generazioni ricontestualizzando la parola e riassociandola a sentimenti non nuovi ma semplicemente frutto di una età senile dalla cui prospettiva si guarda il mondo. Le semplici osservazioni sono una metafora senza tempo che ripercorrendo ricordi e un’esistenza fatta di esperienza, consegnano un’universalità di valori che al contrario non hanno tempo. La donna presente in quasi tutte le liriche diventa una presenza costante e frutto di quella vivida passione senza la quale sarebbe stato impossibile vivere.
Gian Battista Festari, spirito riservato ma allo stesso tempo trasparente, dimostra con la sua raccolta di conoscere bene la poesia, perché nulla è lasciato al caso. Tutto è sapientemente strutturato e proprio questa semplicità dell’organizzazione rende il lavoro percepibile nella sua sostanza. La raccolta di versi è divisa in tre capitoli ciascuno dei quali rappresenta un messaggio ben preciso che pur rappresentando un’esperienza personale, un’universalità di emozioni adattabili a chiunque. Le poesie non seguono una forma ben precisa, non hanno una rima ma l’unica caratteristica è la semplicità in versi.