Nata a Palermo nel 1993, Flavia Campagna è infatti giovanissima, ma non per questo priva di esperienze che ne hanno formato e plasmato il carattere. Dopo la maturità classica, insegue il sogno di laurearsi in Lingue e Letterature Straniere, trovando anche il tempo di dedicarsi alla sua grande passione: la scrittura. "Phoenix" non è infatti la sua opera prima, essendo stata anticipata da "Giardino Olimpo" (BookSprint Edizioni), 43 pagine in cui la città greca di Atene diventa luogo interiore di desideri e speranze, in cui ogni elemento è detentore di un aspetto diverso dell'esistenza umana.
E "Phoenix" non è da meno. Nelle sue 51 pagine troviamo una Flavia cresciuta, più interiorizzata, più psicologica, alla ricerca del proprio sentiero personale che le possa dare la consapevolezza di poter rinascere sempre, come una fenice, dalle proprie ceneri. Un fiore nel fango, una luce nell'oscurità, per ritrovare nuova forza e vitalità. Per riscoprire le emozioni capaci di ridare le energie necessarie per riprendere in mano le redini della propria vita.
Dalle poesie, suddivise in cinque sezioni, fuoriesce così la rabbia, e soprattutto il dolore, di quello che è stato, delle aspettative frustrate, ma anche la caparbietà e la voglia di risalire, di farcela, di proseguire il proprio cammino. Ed è per questo che anche liriche fondamentalmente intime diventano poesie per tutti, di tutti.