Il volume descrive con sensibilità e armonia proprio l'importanza della Madonna nella nostra religione e attraverso le 47 pagine di "Grazie grazie grazie" vuole farci rivivere anche la gioia e la letizia del Natale, quando, e non è solo un gioco di parole o uno spot pubblicitario, si è davvero tutti più buoni e si sente di più l'importanza di vivere in pace con se stessi e con gli altri. Le liriche sono perciò poesia e preghiera insieme, raccontano l'animo umano nelle sue sfaccettature. Il testo, però, nelle ultime poesie varia, abbandona il tema del Natale e si concentra sull'uomo e sul mistero della vita, sondando le strade e le piste per vivere questa esistenza a volte dolorosa e straziante, ma sempre dignitosa nella sua essenza cristiana.
La raccolta di poesie scorre perciò leggera e sinuosa, raccontando Dio con rime e spazi bianchi nella pagina che si trasformano in preghiere vere e proprie verso il Signore. Un'opera, non la prima per la scrittrice (che in precedenza ha già pubblicato per la BookSprint "Restituire a Maria quel che è di Maria", 80 pagine in cui è ancora il tema religioso grande protagonista), nata da una profonda e dolorosa esperienza familiare, come ricorda la stessa autrice, che però vuole mostrarci un cammino di fede mariano da condividere. Nada Franceschini ha infatti riscoperto l'amore in Dio e in Maria e vuole donarcelo, forte dell'appoggio di suo marito Marcello e del figlioccio Antonio, grazie alla sua maestria nel giocare con le parole, anche frutto della cultura classica che deriva dalla laurea in Lettere classiche e Psicologia clinica e dal suo ex lavoro di insegnante (oggi è in pensione).